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Archivio : Statistiche meteorologiche 2020 a Brebbia
- STATISTICHE 2020
- NOVEMBRE '20
- Il mese iniziava all’insegna del bel tempo, favorito dall’anticiclone nord-Africano esteso sul bacino del Mediterraneo e gran parte dell’Europa centrale. Tale dominio durava per gran parte del mese, mancando per le regioni settentrionali le piogge autunnali. Alcune perturbazioni atlantiche transitavano sull’Europa centrale, ma senza significativi fenomeni. La depressione che si formava sul Tirreno meridionale all’inizio della terza decade e quella Atlantica di fine mese, assicuravano fenomeni, localmente intensi al centro-sud e sulla Sardegna, mentre i primi fiocchi di neve imbiancavano l’Appennino centro-meridionale..
- OTTOBRE '20
- Il mese iniziava all’insegna del bel tempo, ma una profonda depressione di origine atlantica dava luogo ad un’intensa fase perturbata nel corso del primo weekend. Seguiva una variabilità con correnti fredde settentrionali che facevano crollare le temperature. Una seconda circolazione depressionaria interessava le regioni centro-meridionali nel corso della seconda settimana. Seguiva una fase stabile e ben soleggiata, “la classica ottobrata”, fino all’inizio della terza decade, interrotta dal passaggio di due perturbazioni atlantiche che assicuravano un po’ di piogge autunnali. Negli ultimi giorni del mese si imponeva l’anticiclone nord-Africano con sole, ma anche nebbie e inversione termica.
- SETTEMBRE '20
- Il mese inizia all’insegna del bel tempo e temperature ben oltre la media del periodo. Una modesta fase perturbata caratterizzava la fine della prima decade, mentre la seconda registrava tempo stabile e soleggiato con temperature superiori alle medie stagionali (fino a +5°C), per l’azione dell’anticiclone Africano. Dopo un primo tentativo fallito, a partire dal giorno 26 si registrava la fine dell’estate e l’avvio della fase autunnale col ritorno delle piogge e il ridimensionamento delle temperature.
- AGOSTO '20
- Il mese inizia all’insegna del bel tempo e temperature ben oltre la media del periodo, ma il giorno 2 un primo vortice ciclonico atlantico assicura poca pioggia. Segue una fase estiva, stabile e soleggiata, che si protrae fino a Ferragosto. Un intenso fronte temporalesco transita sulle regioni settentrionali tra domenica 16 e lunedì 17 assicurando una buona quantità di pioggia. Segue una nuova fase, decisamente calda e in alcune giornate afosa che si protrae per oltre 10 giorni. Chiude il mese una fase particolarmente instabile con rovesci e temporali e una decisa diminuzione delle temperature.
- LUGLIO '20
- Forte instabilità al Nord nei primi giorni. Seguiva una fase stabile assicurata dall’anticiclone delle Azzorre. Sul finire della prima decade, il transito di una perturbazione atlantica, pilotata da una depressione presente tra la Manica e la Danimarca, generava temporali che interessavano principalmente il Triveneto. Seguiva una nuova fase calda pilotata dall’anticiclone sub-tropicale e interrotta il giorno 24 dal transito di un fronte temporalesco intenso e grandinigeno.
- GIUGNO '20
- Dopo un avvio abbastanza tranquillo, nel corso della prima settimana si susseguono due intense perturbazioni che assicurano un cospicuo recupero delle piogge primaverili. La fase di instabilità atmosferica persiste per tutta la prima decade e parte della seconda, con alternanza di mattinate soleggiate a temporali pomeridiani. L’espansione verso est dell’anticiclone Atlantico, rinforzato da quello nord Africano, assicura nell’ultima decade del mese la prima vera fase calda estiva con temperature che raggiungo i 38°C in alcune aree del centro-Sud.
- MAGGIO '20
- Il mese apre all’insegna della variabilità, ma nei giorni successivi un promontorio anticiclonico risale dal nord-Africa fino alle Isole Britanniche e venti di foehn spazzano la Pianura Padana. Con l’inizio della seconda decade si apre la porta Atlantica e diverse perturbazioni a carattere temporalesco assicurano le sospirate piogge primaverili, mentre il Sud registra la prima ondata calda della stagione per l’azione dell’anticiclonico nord-Africano. La terza decade è caratterizzata da stabilità al Nord e variabilità al centro-sud per l’azione di correnti fresche orientali.
- APRILE '20
- Il mese apre sulla scia della fase fredda del mese precedente. Infatti nei primi giorni si registrano un paio di intense brinate che bruciano molte fioriture. Segue una fase stabile e soleggiata fino a quasi metà mese con temperature oltre le medie stagionali. Dopo Pasqua si registra un flusso di aria fresca da est a cui segue una rimonta anticiclonica di matrice sub-tropicale che impenna le temeprature. Nell’ultima decade si riapre la porta atlantica e alcune perturbazioni assicurano un po’ di pioggia, ma appena il 30% di quella mensile.
- MARZO '20
- Fase perturbata ad inizio mese col ritorno delle piogge a mitigare la grande arsura. Seguiva il passaggio di altre perturbazioni, ma con pochi fenomeni e venti secchi di foehn al piano. Nella seconda settimana riprendeva il dominio anticiclonico che si protraeva anche per quella successiva, anticipando la stagione primaverile. All’inizio dell’ultima settimana, una depressione siberiana riportava le temperature al di sotto delle medie del periodo, ma con modeste precipitazioni. Il passaggio di un secondo fronte freddo in discesa dal nord Europa chiudeva il mese.
- FEBBRAIO '20
- Il regime anticiclonico di inizio mese era brevemente interrotto da irruzione di aria polare che spazzava tutta la Penisola, ma con fenomeni solo sulla fascia Adriatica meridionale e Sicilia. Seguiva una rimonta anticiclonica che proteggeva l’Italia dai devastanti vortici ciclonici che transitavano sul nord Europa, come quello denominato “Ciara”. Nella seconda metà del mese seguivano altre perturbazioni atlantiche che assicuravano fenomeni solo sui versanti esteri, mentre intensi venti di Foehn spazzavano la Pianura Padana. Chiudeva il mese una perturbazione atlantica che scalfiva il muro anticiclonico e assicurava solo 1 mm di pioggia.
- GENNAIO '20
- Fase anticiclonica di matrice sub-tropicale nella prima metà del mese. La circolazione depressionaria del 16-18 interessava con significativi fenomeni piovosi solo le regioni centro-meridionali. Nei giorni seguenti la Sardegna che beneficiava dei fenomeni di una circolazione depressionaria che per alcuni giorni stazionava sulla Penisola Iberica, mentre l’Italia e in particolar modo le regioni settentrionali, restavano a secco di piogge e con temperature tutt’altro che invernali.
- DICEMBRE '19
- La prima perturbazione atlantica ad inizio mese è seguita da una fase anticiclonica che convoglia aria fredda dal N-Europa sull’Italia con le prime brinate notturne e le nebbie di prima mattina nelle valli del Nord. Il cuscinetto freddo fa si che la perturbazione di S. Lucia porta la prima neve fino a quote collinari, mentre la settimana seguente è caratterizzata da clima di stampo autunnale e abbondanti precipitazioni (oltre 155 mm/mq). Chiude il mese una fase anticiclonica che assicura sole e clima mite per il Natale e l’ultimo giorno dell’anno.