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Statistiche meteorologiche 2020 : OTTOBRE


Immagine satellitare che mostra la depressione presente sull'Europa occidentale

Dopo una mattinata limpida e soleggiata, la serata del primo Ottobre registrava un aumento di nuvolosità. Infatti, una saccatura di origine atlantica cominciava ad approfondirsi sull’Europa occidentale (minimo depressionario di 971 hPa sulla Bretagna) e richiamava intense correnti sciroccali di aria umida verso le Alpi. Seguiva un progressivo peggioramento delle condizioni meteorologiche con piogge localmente intense a ridosso dei rilievi; in particolare, tra venerdì 2 e sabato 3 si intensificavano e diventavano torrenziali sulle regioni settentrionali e fascia Alpina occidentale.


In Liguria e province piemontesi di Cuneo, Vercelli e Novara si registravano diverse vittime civili e ingenti danni a infrastrutture e coltivazioni causate dalla esondazione di fiumi e torrenti in piena.




Attendavamo le piogge autunnali per mare ossigeno alle nostre terre e sono arrivate, purtroppo non su tutto il territorio, ma l’aspetto peggiore è da ricercare negli ingenti danni che si sono verificati sul nord/ovest ed in diverse zone del Trentino. Colpa dell’uomo …colpa della natura… i dibattiti sul tema sono sempre aperti a varie ideologie. Il grosso problema di quest’ultimo evento è da ricercare nelle elevate temperature che non ha permesso alla neve di cadere in quota, questo ha favorito l’enorme ingrossamento dei fiumi (oltre alla intensità della perturbazione) “.

Una seconda perturbazione raggiungeva le regioni settentrionali nella serata di domenica 4, ma le precipitazioni erano meno intense e, nei giorni successivi, si allontanava verso sud-est. Con la rotazione delle correnti da nord-ovest, si registrava una fase anticiclonica di tempo stabile e soleggiato per l’azione dell’anticiclone delle Azzorre.

Immagine cromatica che mostra la discesa verso l'Europa della saccatura atlantica

Nel corso del secondo weekend una seconda perturbazione atlantica proveniente da nord-ovest, varcava le Alpi con la formazione di un vortice depressionario sul mar Tirreno. La sesta perturbazione del mese dava luogo a precipitazioni localmente intense che interessavano le regioni centro-meridionali e il nord-est della Penisola prima di allontanarsi verso i Balcani. Piemonte, Varesotto e Canton Ticino restavano per lo più riparati dallo sbarramento Alpino ed erano interessati da correnti settentrionali che facevano crollare le temperature (fino a -4,5°C la diminuzione della media giornaliera) con la neve che scendeva fino a 1000 metri di quota, “uno scenario prettamente invernale catapultato in un contesto autunnale”, - scriveva il meteorologo.




Immagine cromatica che mostra la risalita verso il bacino del Mediterraneo dell'anticiclone nonr-Africano


Sul finire della seconda settimana la perturbazione si allontanava verso nord-est lasciando spazio al rinforzo dell’alta pressione sull’Europa occidentale che portava ad un miglioramento delle condizioni meteorologiche ed un progressivo aumento delle temperature: la “classica ottobrata” che esaltava i caldi colori autunnali.


A partire da giovedì 23, si osservava un cedimento del campo barico al centro-nord della Penisola e, nel giorno seguente, una perturbazione atlantica, in transito sull’Europa, assicurava un po’ di piogge autunnali piogge e locali rovesci sulle regioni settentrionali ed alta Toscana.



Immagine cromatica che mostra il promontorio anticiclonico nord-Africano che raggiunge l'Europa
Dopo un temporaneo miglioramento coincidente con l’ultimo weekend del mese, un’ulteriore perturbazione atlantica assicurava nuove precipitazioni il lunedì successivo. Seguivano correnti nord occidentali che, dopo un iniziale calo, riportavano le temperature al di sopra dei valori stagionali e assicuravano un fine mese all’insegna della stabilità atmosferica. Infatti, l’anticiclone nord-Africano tornava prepotentemente a conquistare il bacino del Mediterraneo assicurando sole, bel tempo autunnale, aria mite, ma anche stagnazione atmosferica e ritorno delle nebbie nelle valli Alpine.






Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq Nebbia
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media dal 1984 media 1959-1983 gg. media dal 1980 diff.
7 12 12 36,8 34,5 +2,3% 199,4 173,5 183,1 7,4 -1,4
OTTOBRE '20 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2019 al 31.10.2020 = -197,1 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1987 diff. media 1959- 1986 max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
11,87 13,30 -1,43 11,93 23,0 8 30,4 2011 2,0 30 -4,0 1997


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