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Archivio : Statistiche meteorologiche 2018 a Brebbia
- STATISTICHE 2018
- NOVEMBRE '18
- Flusso perturbato atlantico ad inizio mese con piogge autunnali e fenomeni localmente intensi in diverse regioni italiane. Seguiva una fase di stabilità atmosferica grazie ad un promontorio anticiclonico di matrice nord Africana. A metà mese si registrava la prima ondata fredda del mese con un deciso crollo delle temperature e la comparsa della prima neve a livello collinare. Seguiva una breve fase di stabilità atmosferica che cedeva il passo ad un periodo di variabilità pilotato dalla circolazione atlantica e un susseguirsi di numerose perturbazioni.
- OTTOBRE '18
- Flusso di aria fredda da nord ad inizio mese con vortice sul mar Tirreno e precipitazioni significative sulle regioni centro-meridionali. Seguiva una fase stabile al nord, interrotta da alcune piogge all’inizio della seconda decade e progressivo incremento delle temperature, mentre le due Isole maggiori e le estreme regioni meridionali registravano frequenti fenomeni precipitativi, talvolta intensi, per vortici ciclonici in formazione e transito sul Mediterraneo meridionale. Temperatura ben oltre la media del periodo e precipitazioni alluvionali a fine mese
- SETTEMBRE '18
- L’affondo freddo di inizio mese faceva presagire un precoce inizio della stagione autunnale, ma nei giorni successivi risaliva dal Mediterraneo l’anticiclone che avrebbe assicurato un tempo stabile e soleggiato per gran parte del mese, con valori di temperatura ben oltre le medie del periodo. Con l’equinozio d’autunno, un flusso di aria fredda dal nord Europa, riportava le temperature nei valori medi stagionali, ma senza precipitazioni. Il bilancio idrico stagionale risultava deficitario e quello annuale accumulava un ulteriore deficit.
- AGOSTO '18
- Fase decisamente calda ad inizio mese per l’azione di un poderoso anticiclone sub-tropicale. Sul finire della prima decade e all’inizio della seconda, alcuni fronti temporaleschi assicuravano un po’ di refrigerio. Seguiva l’espansione verso l’Europa occidentale dell’anticiclone delle Azzorre che riporta in auge la stagione la stagione estiva, con un nuovo incremento, anche se più moderato, delle temperature. Chiudeva il mese un affondo freddo, in discesa dalla Penisola Scandinava, che metteva fine alla stagione estiva.
- LUGLIO '18
- Il mese iniziava all’insegna di un weekend soleggiato e caldo per azione dell’anticiclone nord-africano. Il secondo fine settimana ricalcava le orme del primo, ma il boom del caldo, con temperature oltre le medie del periodo, si registrava al terzo weekend. Seguiva un primo veloce passaggio temporalesco, replicato alla fine della terza settimana. Un nuovo promontorio anticiclonico di matrice sub-tropicale, esteso fin all’’Europa centrale, concludeva il mese, stabilizzando il tempo e incrementando oltre misura le temperature.
- GIUGNO '18
- Mese caldo e secco. Il mese iniziava all’insegna di un weekend soleggiato e caldo per azione dell’anticiclone nord-africano. Nei giorni successivi l’azione anticiclonica si consolidava al centro sud, mentre le regioni settentrionali risentivano della variabilità prodotta dalla circolazione atlantica. Il fronte temporalesco che giungeva alla fine della prima decade, percorreva gran parte della Penisola, con fenomeni violenti lungo la fascia Adriatica. La seconda metà del mese risultava calda e soleggiata al nord e instabile al sud per il ritorno di correnti fresche da est.
- MAGGIO '18
- All’inizio di maggio riprendeva la circolazione Atlantica e la prima perturbazione riportava le piogge primaverili, mentre le temperature rientravano nei valori medi del periodo. Nel corso delle settimane seguenti si registrava una periodica variabilità, col susseguirsi di fronti temporaleschi atlantici che penalizzavano principalmente le regioni centro-settentrionali, mentre il Sud beneficiava di maggiore stabilità, per un paio di incursioni dell’anticiclone sub-tropicale. Il mese registrava solo 2 giorni di cielo sereno ben 23 fenomeni piovosi.
- APRILE '18
- Il 1° aprile (giorno di Pasqua), riportava il sole e un piacevole tepore primaverile, ma già dal giorno successivo riprendeva la circolazione da ovest e diverse perturbazioni atlantiche raggiungevano la Penisola con piogge in pianura e copiose nevicate sull'arco alpino. All’inizio della seconda decade si imponeva sull’Europa centrale e gran parte del bacino del Mediterraneo una robusta figura anticiclonica, di matrice nord africana, che stabilizzava il tempo fin quasi a fine mese con un deciso incremento delle temperature.Chiudeva il mese il passaggio di una linea temporalesca che interessava principalmente la fascia Alpina e Prealpina.
- MARZO '18
- La primavera meteorologica iniziava con un affondo gelido. Infatti, marzo iniziava con fiocchi bianchi in caduta libera su tutto il centro-nord. Seguiva una fase atlantica con un treno di perturbazioni che distribuivano piogge un po’ ovunque, alternando le regioni centro-meridionali a quelle centro-settentrionali. Una seconda fase fredda “il classico colpo di coda invernale”, ma meno intensa della prima, coincideva con l’equinozio di primavera, con fenomeni più estesi e intensi al sud della Penisola.
- FEBBRAIO '18
- Al passaggio della prima perturbazione del mese, ma con pochi fenomeni, seguiva una fase fredda con neve al centro e al sud. Seguiva una rimonta anticiclonica e rialzo delle temperature. Una seconda depressione fredda, in discesa dal nord Europa, interessava le regioni centro-meridionali a metà mese, mentre il nord era spazzato da venti di Foehn. La terza irruzione fredda, sempre con fenomeni al centro-sud, si registrava nell’ultima decade, mentre a fine mese l’Italia tutta batteva i denti per l’arrivo di correnti fredde Siberiane (il Burian).
- GENNAIO '18
- Il mese è stato caratterizzato da una prevalente circolazione da nord-ovest e dal transito sulla Penisola di 12 perturbazioni che hanno assicurato tanta neve sui versanti esteri delle Alpi, poca pioggia sulle regioni settentrionali e un significativo accumulo precipitativo su quelle meridionali. Le temperature sono risultate superiori alle medie del periodo. Particolarmente miti i “giorni della merla”.
- DICEMBRE '17
- Alla fase fredda di inizio mese, dopo una breve parentesi anticiclonica, ne seguiva una seconda durante il ponte dell’Immacolata, ma senza significativi fenomeni. Il giorno 11 arrivava la prima nevicata di stagione (6 cm al piano), a cui seguiva la terza irruzione fredda di metà mese. Il Natale risultava insolitamente mite, ma il mese si chiudeva con la quarta irruzione di aria artica. Le temperature registravano una periodica variabilità con valori al di sopra e al di sotto delle medie del periodo.