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Statistiche meteorologiche 2018 : MARZO

Mappa delle precipitazioni nevose sul nord Italia ad inizio marzo 2018
Dopo il flusso gelido siberiano di fine febbraio, il primo giorno di marzo riportava la neve sulle regioni settentrionali (la neve di addolcimento – diceva il meteorologo). Infatti, l’arrivo da ovest di una depressione atlantica attivava una circolazione da sud-ovest. Correnti umide e temperate andavano a sovrapporsi al cuscinetto freddo presente sulle pianure del nord e parte di quelle centrali (come Toscana, Umbria e Lazio settentrionale), favorendo precipitazioni nevose.

Non era il “big snow” di cui avevano megafonato i media, ma tutta la Pianura Padana veniva imbiancata dai fiocchi bianchi per alcuni centimetri. In Emilia e Veneto si registrava il fenomeno del “gelicidio” che portava alla chiusura di alcune autostrade come la A12 (Milano –Torino) e la A1 (Bologna-Rimini).

Il grande freddo e le importanti nevicate di questi giorni stanno per lasciare la nostra Penisola.  – diceva il meteorologo . Abbiamo vissuto insieme un grande evento, una situazione che non capita di sovente, che ha permesso alla nostra Penisola (se escludiamo le Alpi e parte dell’Appennino), di vivere la prima vera fase invernale della stagione”.

Cartina isobarica cromatica che mostra l'avvio della circolazione atlantica.
Alla prima perturbazione ne seguiva una seconda e poi una terza. Infatti, nel corso del primo weekend, cambiava completamente la circolazione: alle gelide correnti Siberiane si sostituivano quelle umide e temperate atlantiche aventi come obiettivo il bacino centrale del Mediterraneo e ad intervalli regolari, spingevano corpi nuvolosi alla conquista dell’Italia. Ne scaturiva una settimana all’insegna dell’instabilità su tutto il Paese con nevicate sulle Alpi, mediamente oltre i 1000 m di quota e piogge a spasso per la Penisola, particolarmente abbondanti al centro-sud. Le temperature riprendevano ad aumentare portandosi lentamente verso i valori medi stagionali.

La situazione registrava un temporaneo miglioramento a metà della prima settimana, ma il secondo weekend risultava grigio e perturbato. Infatti, la profonda depressione presente sulle Isole Britanniche pilotava un’intensa perturbazione atlantica verso il bacino occidentale del Mediterraneo.  Col richiamo di correnti umide meridionali, piogge intense e continue interessavano il centro-nord. Si registravano i primi temporali primaverili su Liguria, Toscana e fascia Tirrenica, mentre una violenta tromba d’aria colpiva, nella giornata di lunedì, il Casertano.


Con l’allontanamento verso est della perturbazione, seguiva una breve rimonta anticiclonica con tempo stabile e soleggiato e significativi rialzi delle temperature: un piccolo assaggio di primavera.
Giovedì 14 giungeva sulla Penisola una nuova intensa perturbazione atlantica (la settima del mese), che investiva, ancora una volta, il centro-nord e, solo marginalmente, le regioni meridionali. A questa ne seguiva una seconda e il nord beneficiava di un significativo apporto precipitativo che andava a compensare la carenza accumulatasi da inizio anno.


Cartina cromatica isobarica che mostra la fase fredda dell'Equinozio di Primavera.
Dopo la fase perturbata, le proiezioni a medio termine indicavano per la terza settimana di marzo un possibile flusso freddo da est con coinvolgimento dell’Europa centrale e, marginalmente, anche del nostro settentrione.  Infatti, il “colpo di coda invernale” coincideva con l’equinozio di primavera. Il flusso freddo da est favoriva la nascita di una profonda depressione sul mar Tirreno.
Nel suo lento movimento verso sud-est interessava par diversi giorni il sud della Penisola con precipitazioni diffuse e localmente intense, mentre il crollo delle temperature (fenomeno meno marcato rispetto alla fase di inizio mese), favoriva copiose nevicate sull’Appennino centro-meridionale.

Nel corso dell’ultima settimana, riprendeva la circolazione atlantica e nuove perturbazioni raggiungevano la Penisola con piogge intermittenti che interessavano diverse regioni (in particolare quelle settentrionali e la fascia tirrenica),  mentre le temperature registravano modeste e periodiche variazioni rispetto alle medie del periodo.


Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq NEVE
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media dal 1984 media 1959 - 1983 cm mese media dal 1980 gg. con neve
4 11 16 28,1 45,8 -17,7% 143,8 85,6 140,2 3,0 0,8 3
MARZO'18 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2017 al 31.03.2018 = +32,8 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1987 diff. media 1959 - 1986 max mese g.no max storica anno min. mese g.no min. storica anno
7,45 9,33 -1,89 7,31

20,0

14 29,0 2005/14 -3,2 1 -9,5 2005