Il mese centrale della stagione estiva, Luglio, iniziava con un gran sole, cielo sereno e temperature decisamente estive. La stabilità era assicurata da un promontorio anticiclonico sub-tropicale, ma senza il gran caldo enfatizzato dai media. Infatti, l’aria in arrivo dal nord-Africa, favoriva un sensibile aumento delle temperature; qualche grado in più (35°C) si registrava nelle località lontane dal mare.
Nel corso della prima settimana ne beneficiavano soprattutto le regioni centro-meridionali. La fascia Alpina risentiva di passaggi temporaleschi che talvolta sconfinavano in pianura con fenomeni localmente intensi. Uno di questi si registrava nella tarda serata del giorno 4 con violente raffiche di vento, pioggia torrenziale, chicchi di grandine delle dimensioni di ciliegie e intense fulminazioni.
“Sulla nostra Penisola è in atto la prima, vera, fase calda della stagione a causa dell’espansione verso nord di un cuneo anticiclonico nord-Africano. Vi avevamo detto che non avremmo raggiunto valori record e cosi è stato, certamente fa caldo ma per ora è assolutamente tollerabile grazie ad un tasso di umidità moderato”.
Dopo un secondo weekend tipicamente estivo, la nuova settimana assicurava una fase anticiclonica e temperature nella norma “ la classica estate Mediterranea”. A metà settimana si registrava una temporanea fase di instabilità lungo la fascia Alpina, Appennino settentrionale ed Emilia, per il passaggio sull’Europa centrale di un’intensa perturbazione Atlantica, mentre sul resto della Penisola tutto restava immutato.
Il terzo weekend di luglio, quasi a rimarcare la centralità della stagione estiva, registrava una poderosa figura anticiclonica di matrice sub-tropicale con tanto sole su tutte le regioni e valori di temperatura ben oltre le medie del periodo.
In particolare, le regioni maggiormente investite dall’aria calda sahariana erano: la Sicilia, la Calabria, la Sardegna e tutto il versante Tirrenico.
Per le regioni settentrionali la fase calda aveva vita breve. Infatti, già nella serata di domenica 15 luglio il campo barico registrava un repentino cedimento con sviluppo di intense cellule temporalesche che, dalle Alpi, sconfinavano verso le zone di pianura, nella giornata successiva, per poi dilagare verso le regioni centrali. I fenomeni risultavano localmente di forte intensità e spesso grandinigeni (come quello che interessava il Varesotto nel primo pomeriggio di lunedì 16), accompagnati da forti raffiche di vento.
Ecco come la cronaca documentava alcuni eventi: “Le province di Mantova e Verona sono state colpite in mattinata da una violenta tromba d’aria: alberi sradicati, tegole volate via dai tetti e molte cantine allagate, oltre a un blackout con 10mila utenze rimaste per ore senza corrente elettrica. A Bardi, sull’Appennino parmense, già da sabato gli abitanti sono andati praticamente sott’acqua; il sistema fognario cittadino è saltato, trasformando le strade del Paese in fiumi di acqua e fango. Ma oltre a Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, dal primo pomeriggio di lunedì grandinate e nubifragi hanno iniziato a interessare anche Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Umbria, Lazio e soprattutto la Toscana, dove la Protezione civile ha emesso una allerta arancione per rischio idrogeologico”.
Sulle restanti regioni non si registravano variazioni di rilievo, con tempo stabile e caldo (fino a 42°C in Sardegna), mentre al nord si avvertiva un significativo calo delle temperature (15,3°C la minima del giorno 17).
Nel corso della settimana si registrava una temporanea rimonta verso nord dell’anticiclone nord-Africano, con nuovo rialzo termico, anche se i valori più alti delle temperature interessavano le regioni centro-meridionali.
Sul finire della terza settimana (venerdì 20/7) giungeva sulle regioni settentrionali un nuovo e intenso fronte temporalesco, pilotato da una depressione in formazione sulla Penisola Iberica, ma che, nei giorni successivi raggiungeva la nostra Penisola traghettando, successivamente, verso sud-est.
Anche in questo caso, per via del contrasto termico tra la massa d’aria fresca Atlantica in arrivo e quella calda presente sulla Penisola e sui mari circostanti, i fenomeni risultavano localmente intensi, accompagnati da violente raffiche di vento e grandinate.
Nel corso dell’ultima settimana, dopo il passaggio di un fronte temporalesco atlantico che generava fenomeni localmente intensi su Alpi, Prealpi, Appennino settentrionale e parte della fascia Adriatica, si registrava una nuova rimonta anticiclonica di matrice sub-tropicale che, dalla Penisola Iberica, risaliva fin sulla Francia e Germania stabilizzando il tempo ed avviando un periodo stabile e decisamente estivo.
“Luglio si congederà con l’alta pressione . In arrivo Nerone con punte di 40°C al centro-nord” titolavano ed enfatizzavano i media. In realtà, col passare dei giorni, il promontorio anticiclonico si consolidava e si protraeva nel tempo fino a tutta la prima settimana di Agosto. La durata dell’evento e la massiccia risalita di aria calda dal Marocco, portava ad un progressivo incremento delle temperature, con punte di 37/38°C, mentre si intensificava in pianura e nelle città il fenomeno “afa” e la percentuale di ozono nei bassi strati . Se per le nostre regioni l'evento rientrava nella normalità stagionale (la settimana a cavallo tra Luglio e Agosto è solitamente la più calda dell'Estate), la situazione risutava drammatica in Grecia e nella California settentrionale dove estesi e violenti incendi devastavano ettari di bosco e macchia Mediterranea, facendo numerosevittime civili.
NUVOLOSITÀ | INSOLAZIONE in % | PIOGGIA in mm/mq | Temporali | ||||||||
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gg. sereni | gg. variabili | gg. coperti | media mese | media dal 1991 | diff. | mm mese | media dal 1984 | media 1959- 1983 | n. eventi mese | media dal 1980 | diff. |
17 | 12 | 2 | 56,7 | 53,8 | +2,9% | 124,3 | 103,4 | 113,1 | 7 | 6,4 | +0,6 |
LUGLIO '18 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2017 al 31.07.2018 = -53,9 mm/mq | |||||||||||
TEMPERATURA in °C | |||||||||||
media mese | media dal 1987 | diff. | media 1959-1986 | max mese | g.no | max storica | anno | min mese | g.no | min. storica | anno |
25,47 | 24,25 | +1,22 | 21,37 | 37,0 | 31 | 37,0 | 2006 | 12,0 | 15 | 8,5 | 2000 |
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