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Archivio : Statistiche meteorologiche 2023 a Brebbia
STATISTICHE 2023
- NOVEMBRE '23
- Il mese inizia all’insegna dell’instabilità atmosferica con una forte ondata di maltempo al Nord (allagamenti in Toscana, nella zona di Prato, per via di 200 mm/mq in 24 h). La prima settimana è caratterizzata da variabilità atmosferica con alternanza di sole e nuvole. All’inizio della seconda decade si estende verso l’Europa occidentale l’anticiclone Atlantico che assicura “l’estate di San Martino” con limpide giornate di sole e prime brinate notturne. Nella decade successiva e fino a fine mese, a ridosso delle Alpi scorrono alcune perturbazioni Atlantiche, ma in Pianura Padana si registrano solo fenomeni di favonio (Fohn).
- OTTOBRE '23.
- Il mese inizia all’insegna della stabilità atmosferica con una robusta figura anticiclonica che dal N-Africa si protende verso l’Europa settentrionale. Tale situazione, con temperature ben al di sopra della media del periodo, prosegue fino a metà mese. Dal 18 e fino a fine mese, si registra una prolungata variabilità atmosferica con perturbazioni atlantiche che assicurano le piogge autunnali.
- SETTEMBRE '23
- Il mese inizia all’insegna della stabilità atmosferica che dura per tutta la prima decade. L’anticiclone N-Africano assicura l’estate settembrina con temperature oltre le medie del periodo. A metà della seconda settimana e per gran parte della terza, domina la circolazione Atlantica e diverse perturbazioni assicurano le piogge autunnali. Nell’ultima settimana si torna alla stabilità atmosferica con cielo sereno e temperature oltre le medie del periodo.
- AGOSTO '23
- Il mese inizia all’insegna della variabilità, ma con poche piogge. Nel corso del primo weekend, le correnti settentrionali riportano sull’Europa l’anticiclone delle Azzorre e temperature consone per la stagione. Segue la risalita verso il Mediterraneo e l’Europa occidentale di un promontorio dell’anticiclone N-Africano che porta la 4° ondata di calore della stagione, molto più intensa e lunga delle precedenti. Sul finire del mese, una depressione sulle Isole Britanniche infrange il muro anticiclonico e alcune perturbazioni Atlantiche raggiungono il N-Italia.
- LUGLIO '23
- Il mese inizia all’insegna della variabilità a cui segue la seconda ondata calda della stagione estiva ad opera del flusso caldo dell’anticiclone nord Africano. All’inizio della seconda decade, la circolazione Atlantica interessa la fascia Alpina con intensi fenomeni temporaleschi. Segue una nuova e più intensa fase calda, sempre ad opera dell’anticiclone nord-Africano con giornate calde e afose che penalizzano prevalentemente il centro-sud e le Isole. Nell’ultima decade, un nucleo di aria fresca Atlantica irrompe sulla Penisola e penalizza diverse regioni con intensi fenomeni temporaleschi grandinigeni.
- GIUGNO '23
- Un mese dai connotati primaverili con alternanza di mattinate calde e soleggiate a rovesci e temporali pomeridiani nella prima metà mese. Dominio anticiclonico di matrice Africana nella seconda parte del mese con la prima ondata di calore estivo. Chiude il mese una depressione Atlantica con diffusi fenomeni temporaleschi al Centro-nord.
- MAGGIO '23
- Un mese burrascoso! … a differenza di quello degli ultimi anni. Al Nord-ovest della Penisola ha riportato la pioggia e recuperato buona parte di quelle primaverili. Purtroppo, localmente (come in Emilia-Romagna), i fenomeni sono stati intensi e hanno provocato danni ingenti e vittime civili.
- APRILE '23
- Correnti fredde dal nord Europa ad inizio mese, ma un promontorio anticiclonico sub-tropicale assicura due giornate miti (Pasqua e Pasquetta). Prime piogge primaverili all’inizio della seconda decade, ma di modesta entità. Coda invernale al termine della seconda decade per un vortice freddo in movimento retrogrado dalla Polonia verso le Isole Britanniche. Fase stabile assicurata dall’anticiclone nord-Africano per tutta la terza decade. Chiude il mese una perturbazione Atlantica che assicura ancora un po’ di pioggia, ma insufficiente per il bilancio mensile e annuale.
- MARZO '23
- Come mese della variabilità non si smentisce. Depressione sul Mediterraneo ad inizio mese con fenomeni al centro-sud ed Isole. Dopo una breva pausa anticiclonica con gelate notturne, diverse perturbazioni arrivano dal N-Europa durante la prima settimana, ma le regioni settentrionali restano a secco. Ritorno della pioggia nelle prime ore del giorno 14 a cui seguono intensi venti di Favonio. Estensione dell’anticiclone delle Azzorre verso il bacino del Mediterraneo fino al termine della seconda decade. Poche gocce di pioggia nel quarto weekend e nuova pausa anticiclonica con intenso Favonio. Passaggi nuvolosi a fine mese e qualche goccia di pioggia. Sempre a secco il N-ovest (-68% di pioggia).
- FEBBRAIO '23
- Due irruzioni fredde da Nord-Est nella prima decade. La prima porta nevicate abbondanti al centro-sud della Penisola, mentre la seconda assicura abbondanti piogge alle due Isole maggiori e fascia Tirrenica. Escluse le regioni settentrionali, ormai a secco da mesi (livello del fiume Po : -3,2 m sotto lo zero idrometrico e grandi Laghi alla soglia di magra). Dominio anticiclonico, prima Azzorriano e poi N-Africano per gran parte del mese.
- GENNAIO '23
- Piccola fase instabile nei primi giorni del mese a cui segue una variabilità che trova solo nel giorno 9 una precipitazione significativa (5,8 mm/mq). Per gran parte del mese si alternano fasi stabili a passaggi nuvolosi, ma con zero fenomeni dal punto di vista precipitativo, almeno per il N-ovest della Penisola. La fase fredda della terza decade riporta le temperature minime nei valori medi del periodo e fenomeni nevosi al centro-sud.
- DICEMBRE '22
- Il mese iniziava con temperature al di sopra della media, ma due successive irruzioni fredde consentivano al “generale inverno” di imporre la stagione invernale. Le due fasi instabili assicuravano un po’ di pioggia al piano e le prime nevicate sull’arco Alpino e Appennino centro-settentrionale. La seconda parte del mese risultava stabile e soleggiata per l’azione dell’anticiclone Atlantico supportato da quello N-Africano. Le perturbazioni atlantiche si dissolvevano nel campo anticiclonico. Natale e S. Silvestro insolitamente miti.