L’inizio di Agosto era caratterizzato da passaggi nuvolosi, per lo più innocui alternati a occhiate di sole. Infatti, correnti dai settori sud-occidentali raggiungevano la regione Padano-Alpina scorrendo tra la bassa pressione sull’Europa settentrionale e l’anticiclone sul Mediterraneo.
A partire dal giorno 3 l’alta pressione presente sul Mediterraneo si indeboliva per l'approfondirsi di una saccatura atlantica sull'Europa occidentale che portava ad un aumento della tendenza temporalesca, soprattutto nella giornata di venerdì 4.
Infatti, dalla bassa pressione che dal Nord Atlantico si estendeva fino all’entroterra Africano, si isolava un minimo sul Mar Ligure. Correnti sud occidentali raggiungevano la regione Padano-Alpina nella giornata di venerdì 4, accentuando l’instabilità atmosferica e generando locali fenomeni di forte intensità che si estendevano dal Piemonte fino al Veneto e alle Marche (fenomeni poco significativi nella nostra zona).
Nei giorni successivi, lo spostamento del vortice depressionario verso Sud-est, richiamava correnti settentrionali di aria secca a cui seguiva l’espansione dell’anticiclone delle Azzorre verso le Alpi. Si stabilivano condizioni di bel tempo con caldo gradevole che interessavano il primo weekend del mese e i primi giorni della settimana successiva.
Le condizioni di bel tempo proseguivano per tutta la settimana. Infatti, col passare dei giorni, l'anticiclone dal N-Africa, attraverso l’Iberia, si allungava nuovamente verso la regione Alpina assicurando stabilità atmosferica e aumento delle temperature, mentre le perturbazioni atlantiche transitavano a latitudini più elevate.
“Si prepara, gradualmente, una nuova fase calda per la nostra Penisola. L’alta pressione nord Africana si espanderà nuovamente sulle nostre regioni favorendo un periodo caldo e stabile” – scriveva il meteorologo.
Tra il 14 e il 15 del mese, la risalita di correnti calde da Sud-ovest accentuava l'umidità nei bassi strati con clima afoso in pianura e tendenza temporalesca lungo la fascia Alpina.
Alla fase di temporanea instabilità atmosferica, a partire dal 18, seguiva il ritorno dell'alta pressione con il promontorio anticiclonico di matrice africana che dall’Iberia si allungava sul Mediterraneo ed Europa centrale. Per quasi dieci giorni, potava afa e temperature ben oltre le medie del periodo (+5°C il giorni 23), mentre si accentuava la carenza mensile (-94%) e annuale (-433 mm/mq) di pioggia.
La quarta ondata calda della stagione estiva risultava lunga e particolarmente intensa. Le temperature massime per ben cinque giorni di seguito superavano i 35 °C e in due casi (giorno 22 e 24) sfioravano i 38°C. Si accentuava il fenomeno afa, mentre tante piante ingiallivano anzitempo e i prati cambiavano colore.
Sul finire della quarta settimana, l’ondata di calore portata dall’anticiclone Africano fin sulla Francia e sulle Alpi, cominciava ad attenuarsi con l’avvicinamento di perturbazioni Atlantiche alimentate da un vortice depressionario sulle Isole Britanniche.
“Le nostre regioni settentrionali, e presto anche quelle centro meridionali, vivranno la classica burrasca di fine mese. A suon di temporali, forti venti e, purtroppo, anche fenomeni violenti l’alta pressione nord Africana verrà demolita. Le temperature, entro mercoledì, subiranno un calo anche di 13° rispetto ai valori odierni”- scriveva il meteorologo.
Ovviamente, il contrasto termico con l'aria calda e afosa presente sulla Pianura Padana alimentava forti temporali che attraverseranno il N-Italia tra sabato sera (26) e lunedì (28), con brusco calo delle temperature da domenica 27. In compenso, grazie alla formazione di un minimo depressionario sul Golfo Ligure, tra domenica 27 e lunedì 28, Agosto recuperava gran parte delle piogge mensili (136 mm/mq). Il Verbano e il Lari,o in forte carenza di acqua, registravano un forte rialzo.
Negli ultimi giorni del mese, la bassa pressione si spostava verso Sud, con graduale miglioramento del tempo per via dell’aumento della pressione con l’anticiclone Mediterraneo orientale che tornava ad espandersi verso ovest. Le temperature si alzavano lievemente, mantenendosi nelle medie del periodo.
NUVOLOSITÀ | INSOLAZIONE in % | PIOGGIA in mm/mq | Temporali | ||||||||
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gg. sereni | gg. variabili | gg. coperti | media mese | media dal 1991 | diff. | mm mese | media dal 1984 | media 1959- 1983 | n. eventi mese | media dal 1980 | diff. |
18 |
8 | 5 | ... | 55,1 | ... | 148,4 | 132,6 | 141,3 | 2 | 7,8 | -5,8 |
AGOSTO '23 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2022 al 31.08.2023 = -331,5 mm/mq | |||||||||||
TEMPERATURA in °C | |||||||||||
media mese | media dal 1987 | diff. | media 1959- 1986 | max mese | g.no | max storica | anno | min mese | g.no | min. storica | anno |
23,92 | 23,43 | +0,49 | 20,38 | 36,7 | 22 | 38,0 | 2017 | 12,5 | 31 | 6,5 | 1995 |
Col mese di Agosto si chiude la stagione estiva 2023. Come quelle degli ultimi anni, l'estate 2023 ha registrato, seppur in misura minore rispetto all'anno prima, un incremenmto di temperatura rispetto alla media pluriennale.
Ne è stato responsabile l'anticiclone sub-tropicale o N-Africano che a più riprese (seconda metà di Giugno, prima e seconda parte di Luglio, prima e dopo Ferragosto), si è spinto verso Nord. Il soffio caldo sahariano ha fatto impennare le temperature che in alcune località del Sud, della Sicilia e della Sardegna hanno superato i 40°C, riscaldando in misura crescente le acque del Mediterraneo che tende a tropicalizzarsi, come dimostrato dalla crescente presenza di alghe e animali tipici dei mari tropicali.
Le depressioni Atlantiche o le correnti fresche dal N-Europa, hanno più volte scalfito il muro anticiclonico, producendo talvolta fenomeni particolarmente violenti e devastanti, come l'alluvione in Romagna, le violente grandinata in Brianza e Veneto. Il tutto conseguente al forte contrasto termico tra la massa d'aria calda stagnante in loco e le fresche correnti in arrivo. Infatti, sono risultate numerose le trombe d'aria e quelle marine lungo le coste, i fenomeni grandinigeni, i nubifragi con conseguenti allagamenti per l'esondazione di torrenti e le frane. Sempre molto intensa è risultata l'attività elettrica.
Come per gli anni precedenti, mentre la fascia Alpina ha registrato una maggiore variabilità per il passaggio sull'Europa centrale di diversi fronti temporaleschi, gran parte della Penisola e soprattutto il Nord, è rimasto a secco con prati e campi sempre più gialli e polverosi e caducifoglie ingiallite prima del tempo, oltre alla moria di non pochi cedri e abeti. Alcuni nuclei freschi, in discesa dal nord Atlantico, hanno concesso un po' di refrigerio mitigando le temperature e assicurando un po' di pioggia alla terra assetata.
L'estate 2023 ha fatto registrare un trend positivo per le temperature in Giugno (+0,46°C) e Agosto (+0,49°C), mentre è stato negativo a Luglio (-0,16°C); le precipitazioni hanno registrato un leggero incremento trimestrale pari a +3% (+4% a Giugno, -9% a Luglio e +12% ad Agosto).
Con riferimento ad alcuni elementi climatici, la temperatura media stagionale ha registrato un incremento di +0,26°C rispetto alla media pluriennale (23,25°C), mentre le precipitazioni stagionali sono aumentate del 3% (390,2 mm/mq contro una media di 378,4 mm/mq); 17 i giorni di pioggia e 10 i temporali.
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