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Archivio : Statistiche meteorologiche 2013 a Brebbia
- STATISTICHE2013
- NOVEMBRE
- Circolazione atlantica nei primi dieci giorni, ma con modesti apporti precipitativi. Il primo nucleo freddo raggiunge la Penisola il giorno 11 attivando un vortice depressionario sul mar Tirreno e ponendo fine al dominio anticiclonico sulle regioni centro-meridionali. Un secondo nucleo freddo entra nel bacino del Mediterraneo il giorno 15, portando le prime nevicate a quote collinari sulle regioni settentrionali e una bomba d’acqua devastante sulla Sardegna. Nell’ultima settimana giunge il terzo nucleo di aria fredda che dà l’avvio alla stagione invernale: neve a quote pianeggianti al nord e intense precipitazioni sulle regioni meridionali, Sicilia e Sardegna.
- OTTOBRE
- Fase anticiclonica per lo più stabile per le regioni meridionali con temperature ben oltre le medie del periodo, mentre il nord e parte del centro erano interessati dalla circolazione atlantica con un susseguirsi di perturbazioni che assicuravano un buon apporto precipitativo. Prima fase fredda agli inizi della seconda decade, a seguito della discesa di un nucleo di aria polare sull'Europa centrale, con neve a 1000 metri di quota.
- SETTEMBRE
- L'anticiclone delle Azzorre ha dominato durante la prima e terza decade assicurando la classica “estate settembrina”, mentre le depressioni atlantiche hanno raggiungono il bacino del Mediterraneo nel primo, secondo e ultimo weekend del mese, assicurando un significativo apporto di pioggia solo a fine mese.
- AGOSTO
- Regime anticiclonico di matrice africana per gran parte della prima decade che si conclude con una generale rinfrescata. Segue l'espansione verso l'Europa centrale dell'anticiclone delle Azzorre che assicura stabilità e clima gradevole per il resto del mese, dominio interrotto da tre incursioni atlantiche accompagnati da fenomeni localmente intensi.
- LUGLIO
- L'anticiclone delle Azzorre domina nella prima e seconda decade assicurando la classica estate Mediterranea. Agli inizi della terza decade si impone l'anticiclone nord africano con giornate calde e afose. Sul finire del mese, le regioni settentrionali beneficiano di una rinfrescata prodotta da un fronte temporalesco che scorre a nord dell'arco alpino.
- GIUGNO
- Instabilità lungo la catena alpina e fascia adriatica nella prima decade che si conclude con una perturbazione atlantica che riporta le piogge sulle regioni settentrionali. Segue un'intensa fase calda e afosa, per l'espansione verso nord dell'anticiclone africano, mentre conclude il mese una fase variabile prodotta dall'espansione verso l'Europa centrale dell'anticiclone delle Azzorre.
- MAGGIO
- La variabilità della prima decade è caratterizzata dal passaggio di diversi fronti atlantici, ma anche da un discreto soleggiamento che assicura valori di temperatura nella media del periodo; la variabilità della seconda e terza decade si accompagna a copiose ed estese precipitazioni, ma soprattutto, ad un brusco calo delle temperature che restano inferiori alla media del periodo, per via della discesa di latitudine di tre nuclei di aria fredda polare pilotate dalla depressione d’Islanda.
- APRILE
- Il mese è caratterizzato dalla tipica variabilità primaverile con tre fasi instabili: nel corso della prima decade e alla fine della seconda e terza decade, che assicurano un notevole apporto precipitativo, pareggiando il bilancio annuale. Un periodo stabile caratterizza la seconda decade, per via dell’estensione verso l’Europa centrale dell’anticiclone nord africano e l’inizio della terza decade per l’espansione verso est dell’anticiclone delle Azzorre.
- MARZO
- Assaggio di primavera nei primi giorni del mese a cui fa seguito una circolazione atlantica che riporta le precipitazioni sulle regioni settentrionali. La coda dell’inverno non si fa attendere e, dal 14 si assiste all’irruzione di aria fredda polare che riporta le neve in pianura. Circolazione atlantica e decisa variabilità nell’ultima decade.
- FEBBRAIO
- Mese estremamente variabile e scoppiettante con una circolazione atlantica che porta sulla Penisola ben nove perturbazioni e due irruzioni di aria fredda, una di origine polare marittima agli inizi della seconda decade e l’altra di origine siberiana nella terza decade che imbiancano diverse regioni da nord a sud.
- GENNAIO '13
- Fase insolitamente mite nella prima decade per via dell’estensione fin verso le Isole Britanniche dell’anticiclone nord africano. Condizioni di stampo invernale per gran parte del mese con temperature nella media stagionale e un treno di perturbazioni atlantiche che assicurano precipitazioni abbondanti sulle regioni centro meridionali ed episodicamente nevose al nord. Chiusura a sorpresa, con “giorni della merla” insolitamente miti per la stagione a seguito dell’espansione verso nord dell’anticiclone nord africano.
- DICEMBRE '12
- Fase fredda invernale fin dai primi giorni del mese con temperature inferiori alle medie del periodo. Il giorno 14 giunge al piano la prima nevicata. Nella terza decade domina l’anticiclone sub-tropicale con giornate fredde e nebbiose sulla Pianura Padana e clima insolitamente mite sulle regioni centro meridionali.