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Statistiche meteorologiche 2013 : GIUGNO

mappa delle precipitazioni sull'Italia Con l'inizio di Giugno, l'anticiclone delle Azzorre latitante da diversi mesi, estendeva un suo promontorio sull'Europa centrale e fino alla Penisola Scandinava.

Per il settore tirrenico si esauriva l'instabilità del mese precedente, ma per via del ritorno di correnti fresche da est, questa restava attiva sulla catena alpina e lungo la fascia adriatica dove, nel corso delle ore pomeridiane, si registravano fenomeni temporaleschi.

La depressione si portava sui Paesi dell'Europa orientale (Austria, Cecoslovacchia, Germania e Polonia) generando piogge torrenziali ed estesi allagamenti per l'esondazione di fiumi e torrenti (come il Reno e il Danubio; quest'ultimo cresceva di 12,5m tracimando in diversi punti del suo corso).

Anche se col primo giugno ci si portava nell'estate meteorologica, la nuova stagione era ben lontana; infatti, le temperature, rimaste inferiori alla media fino al termine di maggio, col ritorno del sole riprendevano lentamente a risalire, riportandosi progressivamente nei valori stagionali.

Con riferimento all'andamento stagionale, il meteorologo francese Lauren Cabrol dichiarava che “a causa delle temperature molto basse delle acque atlantiche e mediterranee su Francia, Svizzera e Italia settentrionale l'estate potrebbe non arrivare”.

cartina cromatica isobarica che mostra l'espansione dell'anticiclone nord-africanoDopo la breve fase perturbata del 9 e 10 giugno, con l'inizio della seconda decade prendeva il via una fase calda e stabile su tutta la Penisola, "un primo assaggio estivo", per via dell'espansione verso il Mediterraneo dell'anticiclone nord-africano.

Denominato “Ade” dai media ed  esteso per milioni di chilometri quadrati, pompava per diversi giorni aria calda e umida dall'entroterra algerino verso la nostra Penisola, raggiungendo la massima intensità giovedì 18, quando la temperatura massima raggiungeva il valore di 35,4°C (con un incremento di oltre 6°C sulla media pluriennale).


Il picco interessava il giorno seguente diverse città, da Bologna a Roma, da Firenze a Napoli, mentre in Puglia e Basilicata si toccavano i 39-40°C. Particolarmente pesante risultava il fenomeno “afa” che sulla Pianura Padana e Toscana portava la temperatura percepita a 39-40°C.

Con l'inizio della terza decade il campo barico cedeva sotto l'incalzare di un vortice ciclonico che dalla Penisola Iberica si spostava verso nord est. Il fronte temporalesco ad esso associato produceva effetti di scarso rilievo a sud della Alpi, mentre copiose precipitazioni interessavano Francia e Germania, ma l’afflusso di aria fresca atlantica riportava le temperature nei valori medi del periodo e nei giorni seguenti alimentava una certa instabilità lungo la fascia alpina con temporali pomeridiani che talvolta sconfinavano sulle pianure del nord.

cartina cromatica isobarica che mostra l'espansione dell'anticiclone delle Azzorre.

Gli ultimi giorni del mese erano caratterizzati dalla progressiva espansione verso l'Europa centrale e il bacino del Mediterraneo dell'anticiclone delle Azzorre, mentre la catena alpina e la fascia adriatica risentivano dell'instabilità prodotta da nuclei di aria fredda inviati dal vortice presente sulle Isole Britanniche con rovesci e temporali che, a macchia di leopardo, interessavano diverse regioni.






Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq Temporali
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media dal 1984 media 1959- 1983 n. eventi mese media dal 1980 diff.
13 14 3 48,0 46,9 +1,1% 58,0 150,6 146,0 1 6,4 -5,4
GIUGNO '13 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2012 al 30.06.2013 = - 18,5 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1987 diff. media 1959-1986 max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
22,16 21,73 +0,43 18,94 35,4 18 36,5 2003 9,0 1 5,6 1986


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