Ciascun PM è composto da quattro inserti metallici in acciaio inossidabile del diametro esterno di 8 mm (tasselli HILTI HKDR M6, n. 64272/8), infissi nella roccia in modo permanete fino alla profondità di 25 mm (con cono di espansione); la loro estremità superiore, che ha un foro filettato di 6 MA (6 x 1 mm), rimane a filo della superficie esterna; tre inserti sono disposti ai vertici di un triangolo equilatero, inscritto in un cerchio, di circa 100 mm di lato, mentre il quarto si trova al centro geometrico del triangolo stesso.
Il posizionamento corretto dei fori, essenziale per l'appoggio dello strumento, viene ottenuto con una guida di tracciamento munita di tre punte fisse in acciaio temperato, con funzione di bollini, che martellate leggermente, imprimono sulla roccia le posizioni dei centri dei fori; una quarta punta in acicaio temperato, scorrevole su una guida, permette di posizionare il quarto foro centrale anche su superfici irregolari.
Il foro per gli inserti viene eseguito con una punta al carburo di tungsteno (Widia) da 8 mm usando un perforatore elettro-pneumatico a batteria HILTI TE 10A con rotazione/percussione per le postazioni all'aperto (PM naturali) ed un trapano a colonna a sola rotazione per il blocchetti mobili (PM artificiali).
In quest'ultimo caso conviene sopprimere qualsiasi tipo di percussione per evitare microfessurazioni, possibili a causa delle piccole dimensioni del blocchetto quadrato con il lato di circa 14-15 cm e spessore 5 cm.
Nei fori su roccia in sito viene direttamente infilato l'inserto HILTI completo del relativo cono di espansione, dopo di che, con appositi attrezzi, viene eseguito il forzamento.
Per i fori praticati sui blocchetti mobili conviene evitare la percussione; quindi, dopo l'introduzione dell'inserto, il cono viene battuto leggermente con un punzone per assicurare una dilatazione minima sufficiente ad impedire la rotazione, dopo di che il punzone viene sostituito da un bullone sagomato all'estremità che, avvitato con chiave dinamometrica regolata a circa 1 kpm (circa 10 Nm), forza il cono in posizione di tenuta evitando sforzi pericolosi per il materiale di base.
Nei tre inserti periferici vengono successivamente inserite ed avvitate manualmente a fondo viti del tipo Brugola o Allen lunghe 25 mm, in acciaio inossidabile A2 (AISI 304, 18/8 al Cromo/Nichelio, 65/70 kf/mm2) con la testa cava esagonale, rivolta verso il basso; le loro estremità restano sporgenti per circa 15 mm (vedi foto seguente).
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Punto di misura "artificiale" - Blocchetto di marmo di Carrara spianato con i tre appoggi, il foro centrale per l'asta di fissazione temporanea e la targhetta d'identificazione. I dadi ciechi per la protezione degli appoggi ed il bulloncino di otturazione del foro centrale non sono installati. (foto R. Ossuzio) |
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Punto di misura "naturale" - Sono visibili i tre dadi ciechi in ottone che proteggono gli appoggi ed il bulloncino che ottura il foro centrale. (foto A. Binda) |