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Statistiche meteorologiche 2022 : NOVEMBRE

Dopo il lungo dominio dell’alta pressione Africana che aveva portato il mese di ottobre al primo posto tra quelli più caldi degli ultimi anni, martedì 1° Novembre lasciava  il posto a correnti occidentali col transito della prima perturbazione Atlantica  del mese, ma senza precipitazioni.

Seguivano 36 ore di stabilità atmosferica col ritorno del sole, temperature ben al di sopra delle medie stagionali e assenza di precipitazioni.

Cartina cromatica che mostra il vortice depressionario che dalle Isole Britanniche scende verso il mar Ligure
Nella giornata di giovedì 3, l’alta pressione presente sul Mediterraneo,lasciava spazio a correnti umide sudoccidentali con aumento della nuvolosità.  Giungeva sull’Italia la seconda perturbazione Atlantica del mese, pilotata da un intenso vortice presente sulle Isole Britanniche. Essa risultava più intensa delle precedente e assicurava le sospirate piogge autunnali: piogge diffuse al piano e copiose nevicate sulle Alpi, a partire dalle regioni Nord occidentali.


Nella giornata successiva la perturbazione atlantica si spostava  rapidamente sull’Italia meridionale, con formazione di un minimo depressionario sul Tirreno. Esso richiamava aria più secca e fresca da Nord con rapido miglioramento sulle nostre regioni. Nel fine settimana tornava il bel tempo autunnale con espansione dell'anticiclone atlantico verso le Alpi. Le temperature si abbassavano, ma restavano leggermente superiori alle medie del periodo.

Cartina cromatica isobarica che mostra il promontorio anticiclonico che dal Mediterraneo risale verso l'Europa centrale
A metà settimana, l’anticiclone subiva un leggero cedimento e nella serata di giovedì  9 giungeva sul Nord-ovest la 3° perturbazione Atlantica del mese.  Le correnti umide sud-occidentali determinavano un temporaneo peggioramento del tempo con modeste piogge autunnali (4,6 mm/mq).

Al  veloce passaggio della perturbazione seguiva una nuova stabilizzazione del tempo con sole durante la giornata e nebbie al mattino. Infatti, nella giornata dell’11 si registrava un robusto anticiclone sull’Europa centrale e sulla regione Padano Alpina che assicurava la classica “estate di S. Martino”. 


Con l’inizio della terza settimana riprendeva la circolazione Atlantica e una depressione si avvicinava al Golfo Ligure. Essa portava deboli precipitazioni con limite neve in calo fino a 1500m.

Foto satellitare che mostra l'arrivo di una perturbazione Atlantica sull'Italia
Dopo il passaggio della 4° perturbazione del mese, il tempo restava variabile anche nelle giornate successive per l’influenza di un’estesa area depressionaria sull’Europa nord-occidentale che sospingeva a tratti qualche breve impulso perturbato sull'Italia settentrionale con richiamo di correnti umide da Sud-ovest e deboli piogge.


La perturbazione che transitava nella notte tra il 17 e il 18 del mese, (solo 2,2 mm/mq di pioggia), risultava particolarmente attiva sulle regioni centro-meridionali. Infatti, una bassa pressione dal Baltico si allungava verso il Mediterraneo occidentale, formando un vortice secondario che interessava l'Italia meridionale. Le regioni settentrionali restavano per lo più protette dallo sbarramento alpino e risentivano solo di un graduale calo delle temperature a causa dell'afflusso di aria più fresca.
Il terzo weekend risultava sereno e soleggiato, ma già nella giornata di lunedì 21 dall'Atlantico si avvicinava un’attiva perturbazione che generava piogge, localmente alluvionali.

Infatti, la formazione di un profondo vortice sul Mar Ligure, in veloce movimento verso Est, nella giornata di mercoledì 23, dava vita a venti tempestosi, mareggiate distruttive lungo le coste, rovesci di pioggia sulle regioni centro meridionali e al Nord-est. L’aria fredda in discesa dal nord Atlantico portava le nevicate fino a 1000 m di quota (Imbiancato Campo dei Fiori).


Da mercoledì 23, le correnti si disponevano da Nord-ovest con favonio in area pedemontana, ritornava l'anticiclone Atlantico e il bel tempo. Le temperature massime registravano un graduale aumento, mentre  le minime erano in calo con valori spesso sotto zero.

Una perturbazione atlantica attraversava il N-Italia il giorno 25, ma solo passaggi nuvolosi, dirigendosi  rapidamente sull'Italia meridionale. Qui attivava una depressione e dava luogo a intense precipitazioni, principalmente sulla fascia Tirrenica. Le piogge torrenziali colpivano in particolar modo Ischia, dove una frana scendeva fino al mare trascinando diverse abitazioni e causando ingenti danni e 12 vittime civili.

Nel fine settimana, col richiamo di venti secchi settentrionali si assisteva alla temporanea espansione di un promontorio anticiclonico sull'Europa occidentale che riportava condizioni di bel tempo anche sulle nostre regioni.

Cartina cromatica isobarica che mostra il vortice ciclonico presente sulle regioni centro-meridionali
Negli ultimi giorni del mese si assisteva all’ingresso nel bacino del Mediterranea di una depressione Atlantica che determinava un aumento della nuvolosità associata alla 10° perturbazione del mese. Come le precedenti, interessava il centro-sud della Penisola, lasciando a secco le regioni settentrionali, soprattutto quelle occidentali.
La depressione insisteva per alcuni giorni, e il ritorno di aria fredda continentale portava ad una diminuzione delle temperature.


Il mese chiudeva con un ulteriore deficit pluviometrico (-72%) rispetto alla media del periodo.



Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq Nebbia
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media dal 1984 media 1959- 1983 gg. media dal 1980 diff.
13 9 7 ... 32,7 ...% 48,4 179,2 175,0 4 8,7 -4,7
NOVEMBRE '22 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2021 al 30.11.2022 = -1058,0 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1987 diff. media 1959- 1986 max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
8,58 7,53 +1,05 6,03 19,2 5 24,4 2015 -1,3 21 -7,6 1998
  • I valori antecedenti al 1984 sono desunti dagli annuari meteo del JRC di Ispra (risalenti al 1959).

La stagione autunnale 2022, assicurava l'estate settembrina, l'ottobrata e l'estate di S. Martino, esaltando i caldi colori autunnali; registrava anche un incremento delle temperature medie, ma per il Nord lesinava le precipitazioni. In contrasto, le regioni centro-meridionali erano raggiunte da diverse perturbazioni Atlantiche che col loro carico di pioggia, creavano localmente dissesti idrogeologici e vittime civili, come ad Ischia, Stromboli e Messina.

Dopo la lunga estate calda che aveva visto battere alcuni record storici di caldo con oltre 48°C, tre mesi di temperature sopra la media nel bacino del Mediterraneo, ancora a metà Ottobre le acque superficiali dei nostri mari erano abbondantemente più calde del normale e hanno funzionato come un enorme serbatoio di energia per diversi sistemi perturbati. Infatti, nella terza decade di Novembre, il ritorno di correnti fresche da Est, alimentavano un profondo vortice che scaricava piogge torrenziali lungo la fascia Tirrenica, colpendo particolarmente l'isola d'Ischia, dove un'imponente frana giungeva fino al mare trascinando case e strade, causando vittime civili.

Una breve carrellata sui singoli mesi permette di rilevare che Settembre iniziava all’insegna del tempo perturbato per l'arrivo di diverse perturbazioni Atlantiche che assicuravano le prime piogge autunnali, localmente torrenziali. Seguiva un periodo stabile e soleggiato, la classica "estate settembrina" con temperature ben al di sopra delle medie stagionali. Il giro di boa, verso un clima più consono per la stagione, si registrava nella seconda decade con l'arrivo di correnti fresche da Est. Chiudeva il mese una profonda depressione in arrivo dalla Penisola Iberica che assicurava ulteriori piogge autunnali.

Ottobre iniziava all'insegna del tempo stabile e soleggiato. Seguivano diverse incursioni Atlantiche, ma con scarsi fenomeni per le regioni settentrionali, dove, alla prima "ottobrata" ne seguiva una seconda. Una fase perturbata e piovosa si registrava all'inizio della terza decade. Chiudeva il mese una nuova fase stabile e soleggiata.

Anche Novembre risultava un mese insolitamente mite, ma variabile. Infatti, vedeva scorrere lungo la Penisola diverse perturbazioni Atlantiche che risultavano generalmente attive al centro-sud, dove provocavano localmente (come ad Ischia e Messina) ingenti danni e vittime civili.

La temperatura media stagionale di 14,30°C ha registrato un sensibile incremento (+1,18°C) rispetto alla media pluriennale, per l'incidenza di Ottobre (+2,63°C) e Novembre (+1,05°C), mentre Settembre andava in contro tendenza (-0,16°C). Particolarmente significativo l'incremento registrato a Ottobre, fenomeno che si inserisce con prepotenza nelle statistiche del NOAA (National Oceanic and Atmosferic Administration), nel cui rapporto si legge: "come si rileva da diversi anni, è confermato un incremento medio annuo della temperatura media del Pianeta, da quando hanno avuto inizio le rilevazioni, ovvero il 1880 e questo da imputare al crescente riscaldamento degli oceani".

Riscaldamento che, anche quest'anno, ha interessato tutti i mari, compreso il mar Mediterraneo (fino a 29/30°C la temperatura delle acque superficiali del mar Tirreno meridionale e mar Ionio), dovuto al crescente numero di incursioni dell'anticiclone nord-Africano. Fenomeno che accentua la crescente intensità e violenza dei fenomeni meteorologici che colpiscono periodicamente le nostra Penisola, dai nubifragi, alle intense raffiche di vento, alle trombe marine e violenti mareggiate.

Dal punto di vista precipitativo, solo Settembre ha assicurato il carico mensile, con un legero incremento (+14%), mentre Ottobre (-50%) e Novembre (-73%) hanno registrato un deficit; con riferimento a tutta la stagione autunnale si registra un deficit di -40%.


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