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Statistiche meteorologiche 2022 : LUGLIO

cartina cromatica che mostra l'area anticiclonica
 
Dopo un 1° Luglio all’insegna della variabilità atmosferica per il transito a nord delle Alpi di un fronte temporalesco, dal giorno successivo risaliva verso Nord l’anticiclone sub-tropicale avviando una intensa fase di calore estivo. Temperature costantemente al di sopra dei valori medi stagionali con punte massime prossime ai 40°C.

La fase stabile durava 48 ore e assicurava un fine settimana ben soleggiato e caldo. Infatti, nella giornata del 4 luglio, la bassa pressione in evoluzione sulle Isole Britanniche convogliava correnti fresche che determinavano maggiore variabilità e caldo meno intenso verso la regione Padano-Alpina. Una perturbazione transitava sul nord Italia con una sequenza di temporali localmente intensi e grandinigeni.

Cartina cromatica che mostra la discesa del flusso fresco dal nord Europa

Da giovedì 7 si assisteva al ritorno dell’alta pressione delle Azzorre sull'Europa occidentale, fino alle Isole Britanniche, con rotazione delle correnti in quota da Nord-ovest, bel tempo stabile e caldo più secco su gran parte della Penisola.


Alcuni fenomeni interessavano la fascia Adriatica, ma tutta la Penisola beneficiava del classico clima estivo mediterraneo per tutto il secondo weekend ed inizio della settimana successiva. L’assenza di precipitazioni, continuava ad aggravare la siccità, soprattutto per le regioni Nord occidentali, mentre continuava inesorabile lo scioglimento dei ghiacciai, la secca dei fiumi e l’abbassamento del livello di laghi (già sotto il livello minimo).




Cartina cromatica che mostra l'espanzione verso l'Europa occidentale e l'Itale dell'anticiclone nord-Africano
A partire da mercoledì 13 si assisteva ad una intensificazione della pressione per la risalita verso nord dell’anticiclone nord-Africano che, a partire dalla Penisola Iberica, raggiungeva la Francia e l’Italia con la terza ondata di caldo torrido (dopo Caronte e Lucifero i media lo battezzavano Apocalisse4800).


“Apocalisse 4800” sottolineava che lo zero termico risaliva fino a 4800 m di quota, … un fenomeno mai riscontato in precedenza salvo osservare, come scriveva il meteorologo, “…negli ultimi 5 anni, durante i mesi estivi, lo zero termico ha superato per qualche giorno i 4000 metri di quota”.


Anche sulla Pianura Padana si raggiungevano i 40°C con medie costantemente superiori ai valori pluriennali (36,2°C la massima registrata presso la nostra stazione il 15/7 con un incremento medio di 3,9°C), valori  registrati precedentemente al Centro-Sud della Penisola e si intensificava il fenomeno “afa” per un crescente tasso di umidità.

Cartina cromatica che mostra le temperature sulla Penisola
Dopo un weekend bollente, con l’inizio della terza settimana, un afflusso di aria più umida da Sud-ovest, richiamata da una bassa pressione in evoluzione sulla Manica,  incrementava ulteriormente le temperature (3° ondata di calore Africano) e il clima diventava ancora più afoso.

“…sarà una settimana veramente difficile, - scriveva il meteorologo - l’anticiclone sub tropicale si spingerà verso est apportando una ondata di calore molto intensa sulle nostre regioni. La colonnina di mercurio spiccherà il volo fin verso i 40° praticamente su tutte le regioni, rendendo la sopportazione del caldo quasi impossibile nei grandi centri urbani. Qualche rovescio si limiterà ad interessare le Alpi (fenomeni molto localizzati ma pericolosi)”.

Nella notte tra il 20/21, un fronte temporalesco in transito sull’Europa centrale, dava luogo a qualche fenomeno lungo la fascia Alpina, ma di scarsa entità. L’aria fresca al seguito mitigava parzialmente le torride temperature.

Nei giorni seguenti si registrava una nuova impennata delle temperature (fino a 36,4°C il giorno 22) per via della 4° fase calda, afosa e secca di questa estate 2022, particolarmente anomala rispetto alle precedenti.

Cartina cromatica che mostra il flusso di correnti fresche atlantiche a seguito dell'ultima perturbazione
Una nuova fase di instabilità la creava il passaggio della 6° perturbazione del mese, il giorno 28, ma l’apporto precipitativo era modesto (5,6 mm/mq). Come solitamente accade durante il periodo estivo, alcuni fenomeni erano localmente intensi (da ricordare la devastazione di alcune aree della Valcamonica: la furia di un torrente aveva trasportato a valle un fiume di fango e massi di diversi quintali).

Le correnti fresche settentrionali, attivate dall’anticiclone delle Azzorre, apportavano un po’ di refrigerio, gli ultimi giorni del mese.

Si concludeva un Luglio anomalo dal punto di vista climatico che aveva registrato: la California devastata da incendi (in Italia vari roghi avevano incenerito migliaia di ettari in Umbria, Toscana, Marche, Sardegna). Temperature da record in Spagna e Portogallo (fino a 53°C) e superiori ai 40°C anche in Italia per diverse località e per un lungo periodo (seconda metà del mese in particolare), senza contare della carenza di precipitazioni che ha continuato a penalizare il Nord-ovest della Penisola.


Luglio chiudeva con un deficit pluviometrico devastante: solo 180 mm/mq da inizio anno meteorologico, contro una media pluriennale di 926 mm/mq.  A memoria storica, il fenomeno anomalo richiama il 1976 (432 mm/mq contro 891 mm/mq – dati dell'Osservatorio di Fisica Terrestre di Venegono), il 2005 (504 mm/mq contro 926 mm/mq) e il 2013 (667 mm/mq contro 926 mm/mq). Da ½ del 1976 si passa a ½ del 2005 a 5/7 del 2013 ad 1/5 del 2022.

Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq Temporali
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media dal 1984 media 1959- 1983 n. eventi mese media dal 1980 diff.
21 9 1 ... 53,8 ...% 8,8 107,4 113,1 7 8,2 -1,2
LUGLIO '22 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2021 al 31.07.2022 = -745,7 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1987 diff. media 1959-1986 max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
26,88 24,25 +2,63 21,37 36,4 22 37,0 2006 13,7 9 8,5 2000


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