Nella prima settimana di Luglio dominava sul bacino del Mediterraneo e parte dell’Europa centrale l’anticiclone sub-tropicale che aveva fatto schizzare le temperature oltre i 40°C in Spagna, Francia e Germania.
Nel corso del primo weekend si registrava l’arrivo di aria fresca atlantica, sospinta da una profonda depressione sul nord Europa che attivava diversi temporali lungo la fascia Alpina.
Nei giorni seguenti i fenomeni scendevano lungo l’Adriatico e il forte contrasto termico tra l’aria fresca in quota e la massa d’aria calda al suolo portava alla formazione di imponenti cellule temporalesche. Violente grandinate interessavano tutta la costa da Milano Marittima (la cui spiaggia era devastata) fino alla costa Pugliese, con ingenti danni alle persone (20 feriti a Pescara), all’agricoltura, infrastrutture e automobili.
Dopo due settimane di caldo torrido e afoso, le temperature rientravano nei valori medi del periodo. Seguiva una rimonta anticiclonica che assicurava cielo sereno e una certa stabilità atmosferica. Ma risultava di breve durata. Infatti, si indeboliva sulla parte settentrionale favorendo l’infiltrazione di aria fresca dal nord Europa.
Con la formazione di un’area depressionaria, nuovi fenomeni temporaleschi interessavano il Nord all’inizio della terza settimana, per poi spostarsi e diventare maggiormente attivi lungo la fascia Adriatica. Le temperature registravano una significativa diminuzione (15°C a Milano).
Seguiva una nuova espansione anticiclonica che favoriva generali condizioni di bel tempo e temperature nella norma del periodo.
Per l’arrivo di correnti occidentali sull’Europa centrale, nel corso della terza settimana la fascia Alpina (in particolare i settori Orientali) registrava locali fenomeni temporaleschi per infiltrazioni di aria fresca atlantica in movimento da ovest verso est.
Dopo un terzo weekend stabile e temperature gradevoli, a partire da lunedì 22 prendeva il via una nuova fase calda (la seconda della stagione estiva), pilotata dall’anticiclone nord Africano.
Il soffio caldo Sahariano raggiungeva l’Europa occidentale (stessa configurazione della precedente), con caldo intenso sulla Penisola Iberica, Francia (dove si raggiungevano i 42,3°C) e Italia (Pianura Padana, Sardegna, Toscana, Umbria) dove i valori di temperatura raggiungevano, nella giornata di giovedì 26, i 37/38°. Le elevate temperature e l’assenza di precipitazioni accentuava la crisi idrica che ormai si protraeva da inizio anno (mancavano all’appello oltre 400 mm/mq di pioggia).
La fase torrida si concludeva sabato 27. Infatti, a seguito dello spostamento verso nord della bolla sahariana, le correnti fresche atlantiche trovavano una falla e riuscivano a penetrare nel Golfo Ligure attivando una circolazione depressionaria che innescava diversi temporali.
Prima le regioni settentrionali e poi la fascia tirrenica erano interessate da rovesci intensi, localmente grandinigeni e forti raffiche di vento. In alcune località i fenomeni erano particolarmente violenti e causavano delle vittime civili (una tromba d’aria causava una vittima nei pressi di Fiumicino, mentre un fulmine colpiva un podista in Trentino). Il beneficio generale era la diminuzione delle temperature che rientravano nei valori medi del periodo.
NUVOLOSITÀ | INSOLAZIONE in % | PIOGGIA in mm/mq | Temporali | ||||||||
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gg. sereni | gg. variabili | gg. coperti | media mese | media dal 1991 | diff. | mm mese | media dal 1984 | media 1959- 1983 | n. eventi mese | media dal 1980 | diff. |
11 | 18 | 2 | 51,2 | 53,9 | -2,7% | 44,8 | 104,0 | 113,1 | 4 | 8,3 | -4,3 |
LUGLIO '19 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2018 al 31.07.2019 = -419,4 mm/mq | |||||||||||
TEMPERATURA in °C | |||||||||||
media mese | media dal 1987 | diff. | media 1959-1986 | max mese | g.no | max storica | anno | min mese | g.no | min. storica | anno |
24,99 | 24,29 | +0,70 | 21,37 | 35,2 | 25 | 37,0 | 2006 | 13,0 | 15 | 8,5 | 2000 |
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