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Statistiche meteorologiche 2015 : MAGGIO

Agli inizi di Maggio la primavera si prendeva una pausa e, come per il 25 aprile, la giornata del 1° maggio risultava grigia e uggiosa con pioviggine al piano e ricomparsa della neve in montagna, ma ciò non impediva la cerimonia che apriva EXPO 2015 a Milano.

cartina cromatica isobarica
Il motore di tale variabilità era la circolazione atlantica che, sebbene attiva sull’Europa settentrionale, coinvolgeva la fascia alpina e parte delle regioni settentrionali, a seguito della risalita di correnti umide da sud-ovest lungo il fianco occidentale dell’alta pressione con massimo sul Mediterraneo.

In tale circolazione si inserivano diversi corpi nuvolosi che, nel corso della prima settimana, davano luogo a variabilità diffusa e fenomeni piovosi, ma di modesta intensità. Al centro-sud dominava incontrastato un cuneo dell’anticiclone nord-africano che faceva assaporare un anticipo della stagione estiva, con temperature massime ben oltre le medie del periodo (in Sicilia superavano i 35°C).





cartina cromatica isobarica che mostra l'espansione verso nord dell'anticiclone nord-africano
All’inizio della seconda decade, il cuneo anticiclonico di matrice africana, già fuori dei suoi confini naturali, risaliva ulteriormente di latitudine e per alcuni giorni assicurava stabilità atmosferica e un significativo incremento delle temperature massime anche sulle regioni settentrionali.

Venerdì 8 maggio giungeva dalla Francia un fronte temporalesco che assicurava un po’ di piogge primaverili e riportava le temperature nei valori medi del periodo, ma con l’inizio della nuova settimana, un cuneo dell’anticiclone nord-africano raggiungeva l’Europa centrale stabilizzando il tempo su tutta la Penisola, con temperature che andavano ben oltre le medie del periodo.

Il primo assaggio della stagione estiva che aveva fatto registrare temperature fino a 35°C in Sicilia,  si concludeva il 15 maggio. Infatti, una saccatura di aria fredda in discesa dal nord Europa respingeva l’anticiclone di matrice sub-tropicale nei suoi confini naturali e riportava forte instabilità su gran parte della Penisola.  

cartina cromatica isobarica che nostra il nucleo di aria fredda atlantica in discesa verso il Mediterraneo mappa delle precipitazioni sulle regioni centro settentrionali

Una sequenza di cellule temporalesche dai settori alpini sconfinava fin verso le zone di pianura.
Il notevole contrasto termico tra l’aria umida e calda presente al suolo e quella fresca atlantica, innescava fenomeni di forte intensità, accompagnati da un’intensa attività elettrica, rovesci di pioggia, locali grandinate e forti raffiche di vento che spazzavano le regioni settentrionali, per poi raggiungere quelle centrali e, successivamente, anche se in forma attenuata, il sud della Penisola.
In meno di 24 ore, presso la nostra stazione meteo, si registravano 117,7 mm/mq di pioggia e un crollo di ben 9°C della temperatura media giornaliera.

Seguiva un rapido miglioramento per l’estensione verso est dell’anticiclone delle Azzorre che assicurava alle regioni nord-occidentali alcuni giorni di stabilità atmosferica.  

cartina cromatica che mostra gli spostamenti dell'area ciclonica sulle regioni centrali
La parentesi soleggiata e gradevole si esauriva nel corso della terza settimana. Infatti, nella giornata di martedì 19 giungeva sulle regioni settentrionali la 6° perturbazione del mese di maggio, pilotata dalla depressione presente sulle Isole Britanniche.

I fenomeni ad essa legati erano di modesta intensità al nord, ma il nucleo di aria fredda giunto al seguito, attivava una profonda circolazione depressionaria che dal mar Ligure si spostava verso l'Adriatico, per poi ritornare sul Tirreno e per diversi giorni dava luogo a variabilità diffusa, sulle regioni centrali e nord-orientali, tipica della stagione primaverile, con alternanza di rovesci di pioggia a brevi occhiate di sole. Il sud era appena lambito da tale circolazione con parziale coinvolgimento della Campania e Puglia settentrionale. Le temperature registravano una sensibile diminuzione rispetto ai valori medi del periodo.


Nei giorni seguenti si tornava ad una situazione di stabilità atmosferica per gran parte della Penisola, mentre la fascia alpina restava al margine della campana anticiclonica, influenzata dalla circolazione di aria fresca atlantica che dava luogo a locali fenomeni temporaleschi, come quello che interessava il varesotto l’ultimo giorno del mese.



Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq Temporali
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media dal 1984 media 1959- 1983 n. eventi mese media dal 1980 diff.
7 13 11 39,1 43,3 -4.2% 205,9 186,4 177,5 6 5,2 +0,8
MAGGIO '15 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2014 al 31.05.2015 = +41,8 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1987 diff. media 1959 - 1986 max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
18,55 17,91 +0,64 14,98 29,8 14 34,4 2001 7,6 22 1,5 1991

CONSIDERAZIONI SULL’ANDAMENTO DELLA PRIMAVERA

La stagione primaverile 2015 ha manifestato i classici connotati della stagione di transizione: estrema variabilità, con alternanza di nuvole e occhiate di sole, ma poca pioggia per le regioni settentrionali. Infatti, l'anticiclone delle Azzorre e le depressioni atlantiche sono stati impegnati in una continua lotta titanica per la conquista del Mediterraneo, col prevalere, alternativamente, dell'uno o delle altre.

Come sovente accade in primavera, non sono mancateanche quest'anno le incursioni fredde polari che hanno riportato la neve a bassa quota, venti di bora da est e gelate tardive (fino all'ultima neve di fine Maggio al Brennero). La prima si è registrata all'inizio di Marzo ed ha spazzato con violenza le regioni centrali causando ingenti danni alla collettività. La seconda ha rovinato le festività pasquali nel primo weekend di Aprile, mentre la terza, tipicamente temporalesca ha interessato le regioni centrali a metà Maggio.

Di contro, l'anticiclone delle Azzorre, a più riprese ha esteso un suo braccio verso est e, in un paio di occasioni, è stato supportato da quello nord-africano, facendo assaporare, soprattutto a Maggio, l'inizio dell'estate. Ciò ha favorito una splendida fioritura di azalee, rododendri, ciliegi, robinie, sambuco, gelsomino, ... e un'intensa miscela di profumi che le brezze di monte e di valle hanno riversato a più riprese nelle abitazioni o di cui hanno beneficiato tutti coloro che si sono concessi una passeggiata nel verde.

A seguito di una maggiore insolazione (+1,4%), la temperatura media stagionale è risultata di 14,26°C (+0,86°C rispetto alla media pluriennale), con un incremento che ha interessato tutti e tre i mesi: da +0,57°C di Marzo a +0,86°C di Maggio e +1,38°C di Aprile.
Di contro, le precipitazioni hanno registrato un deficit globale del 16%, con un modesto incremento a Maggio (+10%), ma valori inferiori alla media sia a Marzo (-53%) che in Aprile (-25%).


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