La fragilità dell'anticiclone delle Azzorre e di quello nord africano, almeno per le regioni settentrionali, persisteva anche per i primi giorni di Giugno. Infatti, alle correnti umide sud occidentali subentravano quelle fresche orientali con diminuzione delle temperature.
Ne seguiva una generale situazione di instabilità, con cielo sereno e buon soleggiamento al mattino, a cui seguivano rovesci di pioggia e temporali sparsi pomeridiani. Nell'immagine è visibile il fronte temporalesco atlantico in transito nella giornata di mercoledì 4 giugno.
Qualche giorno dopo, l'anticiclone si prendeva la rivincita. Infatti, il soffio caldo dell'anticiclone nord africano risaliva fin al cuore dell'Europa centrale e assicurava diversi giorni di stabilità atmosferica.
Prendeva così il via la prima fase calda della stagione estiva con le temperature che registravano un crescendo di valori, fino a 35-36°C nella giornata di giovedì 12 giugno, anche in Pianura Padana, a cui si associava il “fenomeno afa”.
La fase calda, avvertita maggiormente nelle regioni settentrionali, si interrompeva a partire da venerdì 13 giugno, quando un nucleo di aria fresca scendeva dai paesi scandinavi.
A causa del rilevante contrasto termico, il secondo weekend del mese era caratterizzato da violenti temporali, anche grandinigeni, che dalla fascia alpina si estendevano alle regioni settentrionali (Veneto e Lombardia, in particolare), per raggiungere anche quelle centrali (Emilia, Toscana e Marche), agli inizi della settimana successiva.
A partire da domenica 15 giugno, le temperature registravano una significativa diminuzione, ma nei giorni seguenti, grazie ad un maggior soleggiamento, si riportavano ai valori medi stagionali.
Con l'inizio della terza decade prendeva il via la seconda fase calda della stagione e l'artefice era ancora una volta l'anticiclone sub-tropicale. Le regioni maggiormente interessate erano quelle centro-meridionali, con punte di gran caldo (fino a 40°C in alcune aree interne della Sicilia).
Al nord, invece, correnti instabili atlantiche favorivano l'aumento di instabilità, soprattutto nelle ore pomeridiane e serali, con fenomeni temporaleschi e rovesci di pioggia, localmente intensi (uno di questi interessava la provincia di Monza, mentre a Milano alcuni quartieri subivano le conseguenze dell'esondazione del fiume Lambro).
L'ultimo fronte temporalesco attraversava la fascia alpina sul finire del mese con fenomeni che, ancora una volta, risultavano localmente intensi e, talvolta, grandinigeni, mentre sulle regioni centro-meridionali continuava la fase estiva. Le temperature stentavano a raggiungere i valori medi del periodo sulle regioni settentrionali, mentre risultavano ben oltre le medie stagionali su quelle centro-meridionali.
NUVOLOSITÀ | INSOLAZIONE in % | PIOGGIA in mm/mq | Temporali | ||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
gg. sereni | gg. variabili | gg. coperti | media mese | media dal 1991 | diff. | mm mese | media dal 1984 | media 1959- 1983 | n. eventi mese | media dal 1980 | diff. |
8 | 16 | 6 | 41,7 | 46,9 | -5,2% | 101,5 | 149,9 | 146,0 | 9 | 6,4 | +2,6 |
GIUGNO '14 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2013 al 30.06.2014 = +346,0 mm/mq | |||||||||||
TEMPERATURA in °C | |||||||||||
media mese | media dal 1987 | diff. | media 1959-1986 | max mese | g.no | max storica | anno | min mese | g.no | min. storica | anno |
22,16 | 21,75 | +0,41 | 18,94 | 35,4 | 11 | 36,5 | 2003 | 11,8 | 1 | 5,6 | 1986 |
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