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Statistiche meteorologiche 2011 : NOVEMBRE

cartina cromatica che mostra l'arrivo di una saccatura depressionaria al nord della Penisola
mappa delle precipitazioni sulle regioni settentrionali
La giornata del 1° Novembre vedeva condizioni di generale bel tempo su buona parte della Penisola, il tutto favorito dalla presenza di un campo anticiclonico. Ma già nel corso della settimana si registrava un forte peggioramento per l'arrivo di un intenso fronte atlantico. Infatti, a partire dalla serata del 3 Novembre copiose ed insistenti precipitazioni interessavano il nord Italia, con accumuli importanti per Liguria e Piemonte.

I fenomeni risultavano alluvionali per la città Genova, le cui strade si trasformavano in fiumi d'acqua che trascinavano ogni cosa verso il mare. Danni ingenti e diverse vittime erano la triste cronaca che, ancora una volta, (come nel 1970 e seguenti), si ripeteva per il capoluogo Ligure. Nelle giornate dal 3 all'8 Novembre le piogge intense interessavano anche il Piemonte e la Lombardia, con superamento del livello di guardia del Tanaro e della Dora Baltea e innalzamento del livello del Po di oltre 6 metri.


cartina cromatica che mostra il vortice depressionario sulle isola Baleari
cartina cromatica delle precipitazioni su Sardegna e coste tirreniche
Non riuscendo a transitare verso est per via di un blocco anticiclonico sui Balcani, la perturbazione insisteva fino ai primi giorni della settimana successiva ruotando intorno ad un vortice che dalla Penisola Iberica si spostava lentamente verso le Baleari e richiamando intense correnti sciroccali verso le regioni settentrionali e la catena alpina.


Per via dei venti sciroccali, le temperature si mantenevano di qualche grado sopra la media del periodo, innalzando di quota lo zero termico e le precipitazioni nevose.
Dopo le regioni settentrionali, erano interessate da intensi fenomeni la Sardegna e le coste tirreniche, fino a che la depressioni si portava a ridosso della Sicilia e regioni meridionali.


cartina cromatica isobarica che mostra l'affermarsi dell'anticiclone sulle regioni settentrionali della Penisola

Mentre i fenomeni insistevano sulle regioni meridionali, si estendeva progressivamente verso la catena alpina l'anticiclone Scandinavo e, progressivamente, si tornava a condizioni di stabilità atmosferica, con cielo limpido e soleggiato, “la classica estate di S. Martino”.


Per il centro-nord si instaurava una circolazione da est che faceva affluire verso la conca Padana aria fredda che portava sotto zero le temperature minime con la formazione di brinate notturne e nebbie estese di primo mattino.




cartina cromatica delle precipitazioni su Sardegna e SiciliaL'azione depressionaria persisteva a lungo; infatti, sul finire della seconda decade si osservava una zona di alta pressione che dominava sulle regioni centro settentrionali, mentre la circolazione ciclonica insisteva al sud.

Ciò determinava condizioni diverse da regione a regione: al nord, sole sulle zone collinari, montuose e lungo le coste, mentre le nebbie offuscavano le valli con accumulo di inquinanti nei centri urbani (per via di un ritorno di aria fredda da est sulla Conca Padana); su Sardegna nuvolosità irregolare con occasione per rovesci alternati a pause asciutte, mentre altrove sole e temperature accettabili; su Sicilia e Calabria meridionale nuvolosità irregolare e intensa fase di maltempo con rovesci che in alcune zone risultavano torrenziali e alluvionali.


La cronaca documentava esondazioni, allagamenti, smottamenti e frane e ancora, vittime civili: “…Eolie isolate a causa del maltempo. …Il mare ha raggiunto anche forza 7 per le forti raffiche di vento provenienti da Est-Sud-Est. …I collegamenti marittimi sono sospesi. …Da questa mattina anche il trasporto su rotaie è fermo. …Chiusa anche la A20 Messina Palermo in entrambe le direzioni nel tratto tra lo svincolo di Milazzo e quello di Barcellona Pozzo di Gotto per smottamenti. …Sempre a Barcellona, è esondato il torrente Longano e 50 famiglie sono isolate nella frazione di Migliardo Gala. …A Milazzo è in parte allagato l'ospedale cittadino e a Castroreale si registrano problemi per la viabilità con strade inagibili. A Barcellona Pozzo di Gotto è crollato un ponte di modeste dimensioni che collega Calderà e Spinesante, zone di villeggiatura, e ha ceduto il controsoffitto di un'aula dell'istituto industriale. …Nove disabili e due operatori si trovano bloccati al primo piano di una comunità di contrada Oreto, al confine tra Barcellona Pozzo di Gotto e Merì, poiché il piano terra dell'edificio, dove si trovano medicine e viveri, è allagato”.

cartina cromatica isobarica che mostra il ritorno dell'alta pressione delle Azzorre sulla Penisola


Negli ultimi giorni del mese l'alta pressione atlantica si estendeva stabilmente sull'Europa occidentale e si tornava al bel tempo autunnale con stabilità atmosferica, ma ritorno di nebbie nelle valli del nord e accumulo di inquinanti al suolo nei centri urbani.


Le temperature non subivano variazioni di rilevo, attestandosi su valori di qualche grado superiori alle medie del periodo.




Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq Nebbia
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media dal 1984 media 1959- 1983 gg. media dal 1980 diff.
15 7 8 37,2   32,8 +4,4% 345,4 162,1 175,0 18 7,5 +11,5
NOVEMBRE '11 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2010 al 30.11.2011 = -356,3 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1984 diff. max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
7,83 7,11 +0,72 19,0 9 22,0 2001 - 1,8 20 -7,6 1998
colori autunnaliUna stagione autunnale mite e gradevole, quella del 2011, fra le più calde degli ultimi decenni, che ha visto esplodere i caldi colori autunnali in tutto il loro splendore, mentre la copertura fogliare ha abbandonato i rami sono sul finire di Novembre.
Ha dominato l'anticiclone delle Azzorre supportato, in alcuni casi, da quello nord-africano, soprattutto nei primi due mesi, ma non ha impedito ad alcune depressioni atlantiche di raggiungere il bacino del Mediterraneo.
In particolare le zone più calde sono state le nazioni dell'Europa centro-occidentale, e diverse zone dell'Italia, in particolare il Nord Ovest. Tale anomalia è stata favorita dall'insistere di correnti calde di origine subtropicale e dalla netta prevalenza, come si diceva, di fasi anticicloniche rispetto alle poche, ma violente fasi perturbate e dalla totale assenza delle irruzioni di aria artica.

La variabilità di Settembre e Ottobre ha assicurato poche precipitazioni, a fronte di un considerevole accumulo nel mese di Novembre. Il recupero, però, concentrato in pochi giorni, è risultato torrenziale e alluvionale per alcune aree del Paese, come la Lunigiana, la città di Genova e la provincia di Messina e ha causato vittime civili e danni ingenti ai singoli cittadini e all'intera comunità.

La temperatura media stagionale ha registrato un incremento di poco più di 1°C, andamento che ha caratterizzato Settembre (+2,94°C), Ottobre (+0,06°C) e Novembre (+0,03°C); di contro, le precipitazioni sono risultate inferiori alla media del periodo (-17%) e si sono concentrate nella prima decade di Novembre.

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