Statistiche meteorologiche 2010 : MARZO
Nei primi giorni di
Marzo continuava la fase atlantica iniziata a metà del mese precedente e si alternavano perturbazioni atlantiche (
con fenomeni intensi, ma a macchia di leopardo), a momentanee schiarite. Le temperature si mantenevano nella media del periodo (
con qualche brinata mattutina al nord), mentre risultavano particolarmente miti sulle regioni centro meridionali.

Tale situazione durava ben poco; infatti, nel primo fine settimana si registrava una nuova discesa di aria fredda che, persistendo la circolazione da ovest, riportava la neve inizialmente sull'Appennino, Marche e Abruzzo a quote prossime al suolo e, successivamente, su Piemonte ed Emilia.
Le temperature tornavano a valori tipicamente invernali.
“
Non siamo di fronte a nulla di anomalo, diceva E Buonaguidi -
il mese di marzo risente della vecchia circolazione invernale, è perfettamente nella logica delle cose aspettarsi dei colpi di coda invernali”.

Dopo qualche breve schiarita, già nel giorno successivo giungevano nuovi impulsi di aria fredda che andavano a rinvigorire una depressioni presente sul bacino centro meridionale del Mediterraneo con nuove precipitazioni sulle zone appenniniche.
Successivamente, la formazione di un minimo barico a ridosso della Sardegna, corroborato da ulteriori impulsi freddi giunti dalla Scandinavia, favoriva un peggioramento delle condizioni atmosferiche sulle regioni settentrionali con nuove nevicate su Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia e Toscana e piogge diffuse al centro sud.
Una situazione da pieno inverno con le temperature di parecchi gradi sotto la media, mezza Italia interessata da nevicate, venti impetuosi e abbondanti precipitazioni; più che alle soglie della Primavera sembrava di essere alla vigilia di Natale.

Nei giorni seguenti si assisteva ad un lento e graduale miglioramento, grazie allo spostamento verso est della zona depressionaria e il sole tornava a splendere su gran parte delle regioni.
La fase fredda persisteva fino a metà mese, con valori minimi al di sotto dello zero, ma con l'espansione verso il Mediterraneo dell'anticiclone delle Azzorre, iniziava una fase di stabilità con giornate miti e soleggiate, mentre le temperature si riportavano lentamente nella media del periodo.
Sul finire della seconda decade si riapriva la porta atlantica e nella circolazione da ovest si inseriva la prima perturbazione della stagione primaverile a cui ne seguivano altre, ma con fenomeni sparsi e di debole intensità. I passaggi nuvolosi si alternavano a schiarite che consentivano di assaporare i primi tepori primaverili.
Sul finire della terza decade si intensificava la circolazione da sud ovest e il treno di perturbazioni atlantiche assicuravano un significativo quantitativo di pioggia al centro nord, mentre le temperature si attestavano su valori gradevoli e nella norma del periodo.
Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ |
INSOLAZIONE in % |
PIOGGIA in mm/mq |
NEVE |
gg. sereni |
gg. variabili |
gg. coperti |
media mese |
media dal 1991 |
diff. |
mm mese |
media 1984 - 2008 |
media 1959 - 1983 |
cm mese |
media dal 1980 |
gg. con neve |
11 |
7 |
13 |
32,1 |
46,5 |
-14,4% |
129,6 |
83,1 |
140,2 |
5,5 |
0,7 |
2 |
MARZO'10 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2009 al 31.03.2010 = +122,2 mm/mq |
TEMPERATURA in °C |
media mese |
media dal 1984 |
media 1959 - 1983 |
max mese |
g.no |
max storica |
anno |
min. mese |
g.no |
min. storica |
anno |
8,02 |
8,92 |
7,38 |
21,8 |
28 |
29,0 |
2005 |
-5,0 |
6 |
-9,5 |
2005 |
- I valori antecedenti al 1984 sono desunti dagli annuari meteo del CCR di Ispra.