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Statistiche meteorologiche 2010 : GIUGNO

cartina cromatica delle temperature

Archiviato il mese di Maggio non certo stabile e mite, la prima settimana di Giugno era caratterizzata da una circolazione da nord-est che assicurava tempo stabile e soleggiato al nord (con intensi fenomeni di foehn), lungo il versante Tirrenico e sulla Sardegna, e instabilità diffusa lungo il versante Adriatico per l'arrivo di aria fresca e instabile dai Balcani.


Nel primo fine settimana l'alta pressione delle Azzorre favoriva condizioni estive su gran parte delle regioni con un sostanziale aumento delle temperature: quasi 5°C al di sopra della media del periodo, mentre le massime superavano i 30°C.





cartina cromatica che mostra la prima incursione estiva dell'anticiclone Africano
Protagonista della seconda settimana era il caldo, la prima ondata calda della imminente stagione estiva che favoriva un periodo stabile e assolato su gran parte delle regioni della Penisola. Tutto era “merito o demerito” (a seconda delle opinioni) dell'anticiclone nord Africano. Infatti, intensi venti di scirocco facevano lievitare le temperature con valori massimi che raggiungevano i 35°-38°C in Sicilia, Calabria e Sardegna.


Di contro, le regioni settentrionali erano interessate da correnti sud occidentali di aria umida e instabile, alimentate da una depressione presente sulla Penisola Iberica, con formazione di cellule temporalesche  su Alpi e Prealpi e, localmente, anche su zone della Pianura Padana.



cartina cromatica che mostra la colata di aria fredda dal nord Europa

mappa temporalesca su Alpi e PrealpiSul fine settimana si intensificavano i fenomeni temporaleschi al nord e, nei giorni seguenti, un vortice depressionario da ovest, innescava una fase di forte instabilità che, dalla Liguria e Sardegna, si propagava a gran parte delle regioni centro settentrionali.

Infatti, all'espansione verso nord dell'anticiclone delle Azzorre, seguivano correnti fredde settentrionali che archiviavano la prima ondata calda e riportavano le temperature nella media del periodo.



Temporali di forte intensità, accompagnati da raffiche di vento e localmente da fenomeni grandinigeni, interessavano per diversi giorni la Sardegna, la Toscana e le regioni settentrionali. Alle trombe d'aria, mareggiate lungo le coste e neve sulle Alpi (fino a 1200m di quota), l'effetto principale era il deciso crollo delle temperature (-7/8°C) rispetto alla media del periodo; infatti, il solstizio d'estate (9,6°C la temperatura minima) sembrava essere stato sostituito dall'equinozio d’autunno.

 “Una vera e propria imboscata alla stagione estiva” - scriveva E. Buonaguidi.

mappa cromatica delle temperature


Nell'ultima decade, gradualmente, si espandeva verso l'Europa centrale un nuovo promontorio anticiclonico di origine azzorriana e prendeva il via la classica estate Mediterranea con temperature che tornavano nella media del periodo.



L'alta pressione si consolidava nei giorni seguenti, ma nulla poteva contro le infiltrazioni di aria fresca e instabile da nord o da est che, a fasi alterne, producevano fenomeni temporaleschi sui settori alpini e prealpini.



Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq Temporali
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media 1984 - 2008 media 1959- 1983 n. eventi mese media dal 1980 diff.
10 11 9 40,0 48,1 -8,1% 145,2 150,9 146,0 5 6,5 -1,5
GIUGNO '10 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2009 al 30.06.2010 = +178,9 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1984 diff. max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
22,05 21,35 +0,70 33,4 30 36,5 2003 9,6 21 5,6 1986


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