MeteoBrebbia, navigazione veloce.
menu principale | contenuto principale | menu secondario | piè di pagina


Meteobrebbia
sei in home >> archivio dati >> 2024 >> novembre

contenuto

Statistiche meteorologiche 2024 : NOVEMBRE

 Il mese di Novembre iniziava con giornate limpide e luminose. Infatti, un robusto anticiclone instauratosi negli ultimi giorni del mese precedente, persisteva sull’Europa centrale e sull’Italia con anticipo dell’estate di San Martino.

la cartina cromatica  mostra il campo anticiclonico sul Mediterraneo e sull'Italia
Il bel tempo stabile si prolungava per diversi giorni con temperature al di sopra delle medie stagionali, particolarmente in montagna (zero termico verso i 4000 metri e inversione termica registrata a Campo dei Fiori dal Centro Geofisico Prealpino), mentre sulla pianura, nelle valli e luoghi umidi, la stagnazione atmosferica dell'alta pressione favoriva nebbie notturne che si protraevano fino a tarda mattinata.


Nella giornata del 12 si registrava il transito di un vortice depressionario di origine Scandinava diretto verso l'Iberia che interessava marginalmente il Piemonte. Ma già dal giorno successivo e per tutta la seconda  settimana, si  ritornava a condizioni di alta pressione con temperature nella norma stagionale.


Persistevano le nebbie notturne e di primo mattino e comparivano le prime brinate per il sereno notturno e la progressiva diminuzione delle temperature minime.

All’inizio della terza settimana si registrava una graduale diminuzione della pressione. Una profonda bassa pressione con minimo sulle Isole Scandinave iniziava ad abbassarsi fino a raggiungere la barriera Alpina. Seguiva un peggioramento del tempo con aumento della copertura nuvolosa e calo termico.


Il radar delle precipitazioni mostra la perturbazione in transito sell'Europa
Mercoledì 20, l'ingresso di aria secca sulla Pianura Padana determinava tempo soleggiato e ventoso, mentre giovedì 21 una vasta area depressionaria si abbassava dalla Francia settentrionale alla barriera Alpina. Si registrava un temporaneo peggioramento per il transito di una perturbazione che generava deboli precipitazioni, ma che giungevano in forma nevosa fino a bassa quota. Un primo manto bianco (1,5 cm) ricopriva tetti e campi.


La depressione traghettava velocemente verso Est e nel giorno successivo si tornava a tempo soleggiato con intense correnti fredde dai settori settentrionali seguite, nel fine settimana, da correnti atlantiche con graduale rialzo delle temperature.


Conclusa la prima fase fredda, con l’inizio dell’ultima settimana un vortice depressionario sulle Isole Britanniche sospingeva correnti atlantiche più miti che alimentano deboli perturbazioni in transito anche sul N-Italia con frequenti passaggi nuvolosi ma poche precipitazioni.

Sul finire del mese, si registrava l’espansione di un promontorio anticiclonico che raggiungeva le Isole Scandinave ed innescava  una forte ventilazione dai quadranti settentrionali verso il Triveneto e l’Adriatico.



Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq Nebbia
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media dal 1984 media 1959- 1983 gg. media dal 1980 diff.
20 7 3 ... 32,7 ...% 11,6 171,3 175,0 18 8,7 +9,3
NOVEMBRE '24 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2023 al 30.11.2024 = -12,8 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1987 diff. media 1959- 1986 max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
7,19 7,56 -0,37 6,03 21,8 1 24,4 2015 -1,8 23 -7,6 1998

La stagione autunnale 2024, è stata caratterizzata da intensi e persistenti fenomeni di Foehn a Settembre, abbondanti precipitazioni e temperature oltre la media ad Ottobre e la prima incursione fredda a Novembre con diverse brinate mattutine.

L'aumento della temperatura media è stata accompagnata dal moltiplicarsi di eventi estremi o manifestazioni violente come grandinate, trombe d'aria, precipitazioni brevi e intense, ondate di calore e tempeste di vento che hanno provocato vittime civili e danni sia nelle città come nelle campagne.

Dopo la lunga estate calda che aveva visto battere alcuni record storici di caldo con oltre 45°C, agli inizi di Ottobre le acque superficiali dei nostri mari erano ancora piuttosto calde e hanno funzionato come un enorme serbatoio di energia per diversi sistemi perturbati. Infatti, a metà Ottobre, un'intensa perturbazione, associata ad profondo vortice ciclonico in arrivo dalla Penisola Iberica, devastava la Liguria e il Piemonte per poi spostarsi sulla Sicilia e coste Ioniche della Calabria.

Una breve carrellata sui singoli mesi permette di rilevare che Settembre iniziava all’insegna della stabilità atmosferica in regime anticiclonico, ma nel corso della prima settimana, un vortice depressionario in discesa dalle Isole Britanniche, portava le prime piogge autunnali. Dopo una breve pausa, una situazione analoga si ripeteva a metà della seconda settimana, ma con fenomeni localmente intensi che interessavano prima la fascia Tirrenica e, successivamente, quella Adriatica, mentre la Pianura Padana era spazzata, per diversi giorni, da venti di Foehn. Una nuova fase perturbata Atlantica si registrava all’inizio della terza decade col transito di diverse perturbazioni, mentre nuovi eventi di favonio chiudevano il mese.

Ottobre risultava un mese decisamente perturbato e con tanta pioggia per il susseguirsi di perturbazioni Atlantiche, spesso riattivate dalla temperatura più calda delle acque del mar Mediterraneo (circa 4°C in più rispetto a quella dell’oceano Atlantico). Fatto salvo i weekend, le quattro settimane beneficiavano di un carico precipitativo significativo, talvolta alluvionale come in Liguria, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto, Sicilia e Calabria, senza dimenticare la devastazione nell'area di Valencia (Spagna). Il mese si chiudeva con alcuni giorni di sole per il ritorno sulla Penisola dell’anticiclone Mediterraneo.

Novembre registrava giornate soleggiate e limpide ad inizio mese e per tutta la prima decade: rispettata la classica estate di S. Martino. Nella seconda decade, persistendo l’anticiclone, le giornate erano soleggiate e tiepide con pochi e innocui passaggi nuvolosi. Persistevano le nebbie mattutine e facevano la comparsa le prime brinate. Un’irruzione fredda caratterizzava l’inizio della terza decade con i primi fiocchi che imbiancano campi e tetti. Il mese si chiudeva all’insegna del tempo stabile, temperature miti per la stagione e poche precipitazioni.

La temperatura media stagionale di 13,33°C ha registrato un modesto incremento (+0,14°C) rispetto alla media pluriennale (13,19°C), per l'incidenza di Ottobre (+1,14°C), mentre Settembre (-0,35°C) e Novembre (-0,37°C) hanno registrato un leggero decremento. L'incremento registrato a Ottobre si inserisce con prepotenza nelle statistiche del NOAA (National Oceanic and Atmosferic Administration), nel cui rapporto si legge: "come si rileva da diversi anni, è confermato un incremento medio annuo della temperatura media del Pianeta, da quando hanno avuto inizio le rilevazioni, ovvero il 1880 e questo da imputare al crescente riscaldamento degli oceani".

Riscaldamento che, anche quest'anno, ha interessato tutti i mari, compreso il mar Mediterraneo (fino a 29/30°C la temperatura delle acque superficiali del mar Tirreno meridionale e mar Ionio), dovuto al crescente numero di incursioni dell'anticiclone nord-Africano. Fenomeno che accentua la crescente intensità e violenza dei fenomeni meteorologici che colpiscono periodicamente le nostra Penisola, dai nubifragi, alle intense raffiche di vento, alle trombe marine e violenti mareggiate.

Dal punto di vista precipitativo, Ottobre (157%) ha assicurato il carico mensile maggiore, di poco inferiore alla media quello di Settembre (92%) e piuttosto carente quello di Novembre (7%); con riferimento a tutta la stagione autunnale si è registrato anche quest'anno un deficit pari a -15%.


Creative Commons License

I contenuti di questo sito, salvo diversa indicazione, sono rilasciati sotto una licenza Creative Commons License (...) Tutti i marchi sono proprietà dei rispettivi proprietari