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Statistiche meteorologiche 2011 : DICEMBRE '10

cartina cromatica delle temperature al centro-nord
L'ultimo mese dell'anno civile e il primo del nuovo anno meteorologico si presentava con una coltre bianca che ricopriva ogni cosa. Infatti, nella giornata di mercoledì 1° Dicembre giungeva sulla Penisola l'ennesima perturbazione dalla Spagna. Fenomeni consistenti interessavano tutto il centro nord con un buon apporto nevoso non solo sulle Alpi, ma anche su molte zone del nord (Piemonte, in particolare, Lombardia centro occidentale, Piacentino, neve mista a pioggia su Bologna e nel Triveneto).

Sulle regioni centrali precipitazioni estese anche a carattere di rovescio con quota neve sulle zone appenniniche oltre i 700/800m, mentre il sud godeva di cielo terso e clima mite.

Nei giorni seguenti si assisteva allo “scontro tra titani”. Infatti, la nostra Penisola restava sul confine tra le grandi depressioni sospinte dal “generale Inverno” e le correnti temperate meridionali che cercavano in tutti i modi di contrastare l’assalto freddo.

cartina cromatica delle temperature sull'Europa
Dopo una limpida e piacevole giornata di sole (sabato 3 dicembre), già sul finire del primo week end, il cielo tornava a coprirsi per l'arrivo di un nuovo fronte da ovest. 

Le basse temperature generate dall'aria fredda presente da diversi giorni sull'Europa settentrionale, facevano il resto; infatti le correnti umide meridionali innescavano per il nord una significativa nevicata per la vigilia di S. Ambrogio (5 cm al piano e diversi centimetri in montagna). Le regioni meridionali godevano di tempo stabile e soleggiato e temperature decisamente gradevoli.

Nei giorni seguenti una figura anticiclonica si impadroniva temporaneamente delle regioni centro meridionali favorendo condizioni di tempo stabile e particolarmente mite (in Sicilia si superavano i 20°C), mentre il settentrione, pur in presenza di un aumento termico, soprattutto alle medie quote, si presentava spesso nuvoloso con precipitazioni al piano e quota neve oltre i 1500 metri.


cartina cromatica che evidenzia l'irruzione fredda sull'Europa centraleA metà della seconda decade si assisteva alla prima irruzione fredda della stagione che portava la neve a bassa quota su diverse regioni del medio e basso adriatico e un drastico calo delle temperature (fino a 15°C in meno rispetto ai valori dei giorni precedenti).

Infatti, a seguito dello spostamento del campo anticiclonico verso l'Islanda, si attivava la discesa di un primo “attacco” freddo con venti di foehn su Piemonte e Lombardia e precipitazioni nevose dalle coste romagnole a quelle Pugliesi nella giornata di mercoledì 15 dicembre. Le temperature scendevano di diversi gradi sotto lo zero ed estese gelate ricoprivano la Pianura Padana e facevano da specchio ad un cielo limpido e soleggiato.

Sul finire della seconda decade il flusso freddo entrava nel Mediterraneo dalla valle del Rodano attivando una circolazione depressionaria sul Golfo Ligure. Il richiamo di correnti meridionali peggioravano le condizioni meteorologiche su gran parte della Penisola con abbondanti nevicate al nord, Firenze e Bologna nel caos, code chilometriche sulle autostrade, neve a Roma e sul litorale laziale.

mappa delle precipitazioni sulla Penisola

Archiviata la fase fredda e nevosa (temperature medie di ben 6°C inferiori alle medie del periodo), nei giorni seguenti riprendeva la circolazione da ovest e giungevano sulla Penisola diverse perturbazioni atlantiche che riportavano la pioggia in pianura e relegavano la neve sulle zone alpine e appenniniche centro settentrionali. Una circolazione depressionaria di stampo autunnale che si protraeva fino alla vigilia di Natale e che in 4 giorni riversava sul Varesotto 110 mm/mq di pioggia.



cartina isobarica che evidenzia il promontorio anticiclonico nord africano


Nei giorni seguenti, e fino alla notte di S. Silvestro, i progetti del “generale Inverno” venivano disturbati dall'alta pressione nord africana che si spingeva verso nord fino a fondersi con quella presente sulle Isole Britanniche.


Ne conseguiva un tempo stabile su gran parte della Penisola ed un aumento delle temperature al centro sud, mentre estese gelate al mattino e banchi di nebbia dopo il tramonto e nelle prime ore del mattino interessavano  la Pianura Padana.

Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq NEVE in cm
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media dal 1984 media 1959 - 1983 cm mese media dal 1980 diff.
13 4 14 31,5 33,0 -1,5% 142,2 81,5 82,2 15 6,7 +8,3
DICEMBRE '10 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2010 al 31.12.2010 = 62,7 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1984 diff. max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
1,57 3,23 -1,66 14,5 10 18,8 1991 -10,5 18 -11,2 2009