Il proverbio “Marzo pazzo” ben si addice a quello dell’anno in corso; mese particolarmente dinamico, la cui variabilità, tipica dei mesi interstagionali, è stata unica nel suo genere: forti contrasti termici, ondate di caldo e di freddo, precipitazioni localmente molto abbondanti, nevicate a bassa quota, temperature che hanno superato di slancio i 20°C. Tutti gli ingredienti tipici di un mese di transizione dove i rigori invernali devono fare i conti con la maggiore energia a disposizione della “macchina atmosferica” in grado di generare rovesci intensi, temporali e grandinate.
Il primo week-end di Marzo verrà ricordato per le temperature che su tutta la Penisola si attestavano su valori superiori alla media; infatti, nel corso del sabato si assisteva all’arrivo di correnti fredde nord occidentali che assicuravano nevicate sulle zone di confine dell’arco alpino e forti venti di foehn sulle pianure di Piemonte e Lombardia.
Seguiva una domenica splendida e soleggiata, una giornata dal sapore tipicamente primaverile, con temperature ben oltre la media del periodo (23°C la temperatura massima il giorno 2).
A distanza di soli due giorni, si assisteva ad un deciso cambio di circolazione: la depressione d'Islanda puntava dritto verso la nostra Penisola, favorendo l'arrivo di aria molto fredda di estrazione artica e conseguente deciso peggioramento.
“ … tra la fine del mese di febbraio e l'inizio di marzo ci appresteremo ad osservare una sfida tra "titani", - diceva E. Buonaguidi - ovvero tra l'alta pressione delle Azzorre e le grandi depressioni del nord Europa che tenteranno un ultimo disperato assalto per rimediare al fallimento del trimestre invernale”.
Infatti, tra martedì 4 e mercoledì 5 Marzo, un’impennata improvvisa dell’anticiclone delle Azzorre, favoriva la discesa di aria artica e faceva ripiombare la nostra Penisola in una situazione invernale. Si creava una depressione sul mar Tirreno che assicurava piogge torrenziali sulle regioni del Centro-Sud e nevicate su Alpi e Appennino, fino a quote collinari.
La fase perturbata si esauriva abbastanza velocemente e, il ritorno dell’alta pressione nella sua sede originaria, attivava una circolazione da nord ovest con tempo variabile e diversi fenomeni di foehn sottovento.
Sul finire della prima decade la circolazione si faceva più occidentale e ciò favoriva il transito verso est di una saccatura atlantica che apporta un peggioramento del tempo su Sardegna, regioni settentrionali e settori tirrenici con il ritorno delle piogge sulla Pianura Padana (circa 73 mm/mq).
NUVOLOSITÀ | INSOLAZIONE in % | PIOGGIA in mm/mq | Nebbia | ||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
gg. sereni | gg. variabili | gg. coperti | media mese | media dal 1991 | diff. | mm mese | media dal 1984 | diff. | gg. mese | media dal 1980 | diff. |
16 | 10 | 5 | 50,7 | 46,1 | +4,6% | 84,0 | 79,6 | +5% | 0 | 2,5 | -2,5 |
MARZO'08 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2007 al 31.03.2008 = +3,0 mm/mq | |||||||||||
TEMPERATURA in °C | |||||||||||
media mese | media dal 1984 | diff. | max mese | g.no | max storica | anno | min mese | g.no | min. storica | anno | |
10,34 | 8,95 | +1,39 | 26,5 | 2 | 29,0 | 2005 | -2,4 | 26 | -9,5 | 2005 |