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Statistiche meteorologiche 2008 : GIUGNO

Con l'inizio di Giugno, la situazione meteorologica restava invariata: un anticiclone sulla Scandinavia e una saccatura in evoluzione sulla penisola Iberica, sospingevano masse d'aria umida e calda verso le nostre regioni settentrionali, con tempo instabile, rovesci e temporali localmente di forte intensità (soprattutto nelle ore pomeridiane e serali), e temperature senza variazioni sensibili.

mappa delle precipitazioni sull'Italia
"Estate dove sei? E' questa la domanda che molti si stanno ponendo in questi giorni – scriveva il meteorologo E. Buonaguidi - . Purtroppo l'unica risposta che possiamo darvi è questa: al momento nulla lascia prevedere l'arrivo di un prolungato periodo di bel tempo. Le cause le abbiamo già ampiamente descritte, mancanza dell'alta pressione delle Azzorre, anticiclone nord Africano relegato entro i suoi confini (meno male) campo aperto quindi ai fronti atlantici".






La situazione restava invariata per tutta la prima decade: la presenza di una saccatura in quota che dall’Atlantico si allungava verso la nostra Penisola, determinava condizioni di generale instabilità sulle regioni centro settentrionali, mentre le regioni meridionali godevano di un significativo rialzo delle temperature in sintonia con l'inizio della stagione estiva.


cartina cromatica isobarica dell'Europamappa delle precipitazioni sull'ItaliaLa fase perturbata assicurava alle regioni settentrionali un significativo contributo idrico che andava a sommarsi a quello di Maggio e dava una certa tranquillità per le richieste di acqua potabile durante il periodo estivo.


Sul finire della prima decade, l'alta pressione delle Azzorre puntava i suoi massimi verso l'Europa centro-orientale, favorendo la discesa dal suo bordo orientale di una saccatura fredda di "stampo autunnale", aria fresca che destabilizzava l'atmosfera sulle regioni settentrionali e favorirà cellule temporalesche che interessavano diverse aree, con rovesci e temporali anche di forte intensità per via dell'elevato contrasto tra l'aria fredda in quota e l'aria umida e temperata presente al suolo; infatti, tornava la neve oltre i 1800 metri.


"Certamente non è una partenza felice del trimestre estivo, - scriveva il meteorologo - in modo particolare per le nostre regioni centro settentrionali interessate da diversi giorni da instabilità diffusa, rovesci, temporali e temperature di qualche grado sotto la media del periodo.
Un clima che sembra ricordare l'inizio della primavera rispetto alla partenza dell'estate. Ma se guardiamo agli anni passati ci accorgeremo che abbiamo già vissuto esperienze analoghe, ed è per questo che riporto un pezzo di un mio articolo del giugno 2005:
Cosa sta accadendo? Questa sarà stata la domanda che milioni di Italiani, e di turisti stranieri giunti sulla nostra penisola per il primo ponte del giugno, si saranno fatti vedendo la situazione meteorologica.
Nei giorni scorsi, vi avevamo avvertiti che era alle porte una configurazione tipica dei mesi invernali, ossia alta pressione delle Azzorre sbilanciata verso il regno Unito, a favorire la discesa di correnti fredde sulla nostra Penisola, una tra le situazioni peggiori per la nostra Penisola, investita da venti di Bora e di Maestrale, freddo, pioggia e persino da nevicate sulle zone appenniniche.

Quindi siamo ancora in una fase di normalità”.

cartina cromatica isobarica europea che mostra l'espansione verso nord dell'anticiclone delle Azzorre e di quello nord africanoCol solstizio d'estate si assisteva ad una inversione di tendenza: l'anticiclone delle Azzorre, sostenuto e potenziato da quello nord africano, interrompeva la fase di instabilità su tutta l'Europa e assicurava, per gran parte della terza decade, tempo stabile e soleggiato con temperature che, da sud a nord, superavano i 35°C.

Col trascorrere dei giorni, l'afflusso di aria calda da ovest-sud-ovest accumulava umidità nei bassi strati e in alcune giornate determinava un clima afoso e sviluppo di nubi cumuliformi con temporali di calore pomeridiani in montagna.

Sul finire del mese, per via dell'elevato contrasto termico tra l’aria calda e umida al suolo e quella fredda in quota, si accentuava l'instabilità al Nord e parte del Centro con temporali, anche di forte intensità (come il nubifragio su Milano del giorno 30), che interessavano Alpi, Prealpi e alta Pianura Padana.


Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq Temporali
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media dal 1984 diff. n. eventi mese media dal 1980 diff.
7 11 12 38,2 48,4 -10,2% 199,9 151,7 +32% 7 6,4 +0,6
GIUGNO '08 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2007 al 30.06.2008 = +246,8 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1984 diff. max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
21,75 21,30 +0,45 34,6 27 36,5 2003 11,0 2 5,6 1986


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