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Statistiche meteorologiche 2008 : AGOSTO

cartina cromatica delle temperatureCon l'inizio di Agosto si registrava la seconda ondata calda della stagione estiva; infatti, gran parte del bacino del Mediterraneo era influenzato da un cuneo anticiclonico di origine azzorriana al suolo e di matrice africana in quota. Ne conseguiva tempo stabile, soleggiato e temperature tipicamente estive.

Mentre l'arco alpino era interessato dal passaggio marginale di fronti atlantici sull'Europa, diverse città soffrivano di un caldo particolarmente fastidioso a causa dell'afa (una sensazione di temperatura superiore a quella misurata, determinata da scarsa circolazione dell’aria e alto tasso di umidità che non permette la perfetta sudorazione e, di conseguenza, la perdita di calore corporeo).

La letteratura ci informa che il fenomeno è tanto più intenso quanto più elevato è il rapporto tra umidità relativa e temperatura; Infatti, a volte è più sopportabile avere 35°C con il 10% di umidità relativa che solo 30°C e il 70%, con il medico che consiglia, in particolare per bambini e anziani, di evitare di uscire tra le 11:00 e le 16:00, di assumere parecchi liquidi, di magiare frutta e verdura, di tenere i locali ombreggiati e ben ventilati.


In ogni caso – scriveva il meteorologo - non siamo di fronte ad un ondata di caldo anomalo, il tutto rientra in una classica fase estiva Mediterranea”.

Dopo vari tentativi, l'arrivo di correnti nord occidentali favoriva un generale calo termico, ma soprattutto un crollo del tasso di umidità su tutta la Penisola. Purtroppo, come spesso accade, il cambio di circolazione provocava fenomeni molto violenti come il nubifragio di Grado (fenomeno particolarmente intenso dovuto allo scontro di due masse d'aria con caratteristiche diverse).

meteosat che evidenzia fronte temporalesco a ridosso delle Alpi
mappa delle precipitazoni sul centro-nordCon l'inizio della seconda decade e durante il ferragosto, lo scudo anticiclonico di origine Africana dettava condizioni di stabilità sul centro-sud con l'arrivo di una nuova ondata di caldo intenso, mentre per il nord Italia (maggiormente penalizzate le regioni orientali), le correnti umide è più instabili di origine atlantica, pilotate da un minimo barico sulle Isole Britanniche, sfondavano a più riprese il muro anticiclonico con formazione di cellule temporalesche a carattere sparso su alpi, prealpi e pianura Padana.

I proverbi dei nostri nonni – scriveva il meteorologo - ogni tanto ritornano in auge, ed ecco che la classica rottura estiva di metà agosto si presenta puntuale”.



cartina isobarica Europea

Con l'inizio della terza decade, dopo il passaggio dell'ennesimo fronte temporalesco, attivo principalmente sul settore orientale, l'estate dava il meglio di sé: dolce e gradevolissima, cieli tersi e assenza di afa, con temperatura massima entro i 30 °C, complice l'arrivo dell'alta pressione delle Azzorre che dominava il bacino del Mediterraneo e gran parte dell'Europa fino a fine mese.





Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq Temporali
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media dal 1984 diff. n. eventi mese media dal 1980 diff.
15 10 6 51,0 56,0 -5% 66,9 151,4 -56% 5 6,9 -1,9
AGOSTO '08 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2007 al 31.08.2008 = +239,1 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1984 diff. max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
23,19 22,85 +0,34 33,0 3 37,5 2003 11,0 16 6,5 1995

Nello stilare un bilancio della stagione estiva, si dirà che essa ha presentato i classici connotati dell'estate Mediterranea anche se l'anticiclone nord Africano, pur interessando in modo pressoché continuo il centro sud della Penisola non è riuscito ad imporre pienamente il suo dominio su tutto lo stivale; infatti, il nord è stato interessato da numerosi episodi temporaleschi, innescati da infiltrazioni di aria umida e instabile di origine atlantica (fatte affluire da una saccatura presente sulle Isole Britanniche), durante il mese di luglio e, in parte, anche quello di agosto.
In particolare, la fascia alpina e prealpina è stata interessata da precipitazioni e temperature spesso inferiori alla media del periodo, mentre le zone di pianura hanno beneficiato di maggior soleggiamento e temperature gradevoli. Differente il discorso per il centro Italia che ha risentito in maggior misura dello scudo dell'anticiclone nord Africano anche se ad intervalli più o meno regolari sulle zone interne della Toscana, Umbria e Marche si sono verificati episodi di instabilità. Per quanto concerne le regioni meridionali, esse hanno goduto l'estate mediterranea: sole, caldo e stabilità atmosferica, anche se penalizzate del punto di vista idrico.
Le due ondate di calore e alcuni fenomeni di afa che hanno interessato le grandi città, sono state limitate e di durata accettabile, nulla a che vedere con quanto accaduto nel 2003.

Con riferimento ad alcuni elementi climatici, la temperatura media ha registrato un incremento di +0,34°C, la media delle massime ha superato di 1°C (29,5°C) quella pluriennale mentre quella delle minime (16,7°C) ha pareggiato quella pluriennale; le precipitazioni mensili hanno registrato un deficit del 56%.


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