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Statistiche meteorologiche 2005 : MAGGIO

Il primo assaggio d'estate di fine Aprile, si protraeva anche nei primi giorni di Maggio, favorendo l'esplosione di tutte le gemme, anche di quelle che avevano stentato a germogliare (faggio, frassino, …), per il protrarsi fino al 26 Aprile di temperature minime intorno a 4°C.

Seguiva una fase di variabilità e il primo violento fenomeno temporalesco (peraltro con appena 5,6 mm di pioggia), si registrava nella serata del giorno 3;  seguivano 4 giorni di Foehn, per l'espansione verso Nord dell'anticiclone delle Azzorre.

A seguito dello stabilizzarsi dello stesso sulle Isole Britanniche e rotazione del suo asse in direzione Est-Ovest, si apriva un nuovo flusso perturbato atlantico; infatti, durante la seconda decade, una saccatura sulla penisola Iberica alimentava diverse perturbazioni e un nuovo fronte temporalesco che consentiva alla stagione primaverile, insolitamente secca, un discreto recupero idrico.

All'inizio della terza decade riconquistava il continente europeo l'anticiclone delle Azzorre con tempo stabile e soleggiato per alcuni giorni.

Dopo il transito di un fronte perturbato atlantico senza significativi fenomeni per la nostra regione, sul finire del mese si espandeva verso Nord un promontorio anticiclonico di matrice africana, che accentuava le condizioni di tempo stabile e soleggiato, con un forte rialzo delle temperature (2°C oltre la media mensile).


Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq Temporali
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media 15anni diff. mm mese media 19anni diff. n. eventi mese media 19anni diff.
13 14 4 51,1 45,1 +6% 62,4 183,2 -66% 2 4,8 -2,8
MAGGIO '05 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2004 al 31.05.2005 = -247,9 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media 19 anni diff. max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
19,33 17,84 +1,49 32,4 29 34,4 2001 7,0 5 1,5 1991

La stagione primaverile risultata variabile, con temperature insolitamente rigide agli inizi di marzo, ma già estive sul finire di maggio; i cinque fenomeni piovosi più significativi non assicuravano la quantità d'acqua stagionale (-26%) e si accentuava il deficit idrico annuale.